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Ensan il cecchino del live, Livingston l’uomo delle rivincite: i rivali di Dario Sammartino
L’ultimo atto del main event WSOP 2019. Dario Sammartino ci sarà: con lo stack più piccolo del tridente, ma in corsa per un sogno che si chiama titolo mondiale. Comunque vada questa notte, il player campano ha già ottenuto il miglior risultato italiano nella storia del main event. Migliorata la quarta piazza di Filippo Candio, ottenuta nel 2010. E scusate se vi sembra poco.
Per la prima volta un giocatore azzurro combatterà per il bracciale più ambito, sognando i 10 milioni di dollari riservati al campione. Tra Dario Sammartino e il titolo di Campione del Mondo però, ci sono due rivali fortissimi. E con due stack nettamente più grandi di quelli del campano. Ma Dario ci ha abituato a sognare in grande in questo main event e allora, dobbiamo crederci.
Hossein Ensan e Alex Livingston sono i due uomini da battere. Il tedesco continua a fare storia a se in vetta al count, mentre il canadese ha dimostrato di avere un mind set da sballo. Insomma non sarà una passeggiata e complice il gap in termini di chips, Dario Sammartino dovrà essere perfetto per acciuffare la vittoria finale. Vediamo nello specifico.
Hossein Ensan – 326.800.000
Il leader indiscusso fino a questo momento. Il player tedesco, ma di chiare origini iraniane, sembra inarrivabile in vetta al count. Da tre giorni non molla la presa e non sembra intenzionato ad arretrare. Il suo stack è composto da 326.800.000 pezzi. Una valanga di chips, pari a 163 big blind. Una dote immensa e con la quale Ensan può davvero gestire con calma la situazione. Ha patito nel finale, il gioco frizzante di Dario Sammartino. E’ un giocatore da prendere con le molle e il suo palmares parla chiaro.
Ha vinto oltre 2 milioni di dollari dal vivo e negli ultimi 4 anni ha fatto il salto di qualità. Dal trionfo nel main event EPT Praga 2015, l’ex pittore non si è più fermato. Le sue pennellate pokeristiche hanno lasciato il segno un po’ ovunque, compreso un anello nelle WSOP Circuit. Adesso cerca l’acuto nel circuito maggiore, le WSOP 2019: vincere, equivale ad entrare nell’olimpo dei campioni. A distanza di 8 anni dal trionfo di Pius Heinze, la Germania può tornare sul tetto del mondo.
Alex Livingston – 120.400.000
A Roma lo chiamerebbero “Er Penombra”. Scherzi a parte si tratta di un signor giocatore il canadese. A lungo nella mischia, Alex Livingston nel day 8 si è reso protagonista di un discusso fold con Q-Q vs Garry Gates: le stesse dame con le quali si è preso la rivincita nel day 9, eliminando proprio l’americano. Ha 60 big blind da gestire e non sembra sentire la pressione. E’ un professional poker player da oltre 10 anni, soprattutto nell’online dove si è formato e in gioventù è stato un ottimo scacchista.
Negli anni si è trasferito dal Canada agli Stati Uniti per prendere parte agli eventi live più importanti. Aveva un conto in sospeso con il main event delle WSOP, dopo essere stato il 13° classificato nell’edizione 2013. Una seconda opportunità sfruttata al massimo dal player di Toronto. Deve guardarsi le spalle dal nostro Dario Sammartino, senza perdere di vista Ensan. Non è un caso che si arrivato a giocarsi il titolo di campione del mondo. 9 anni dopo la vittoria di Jonathan Duhamel, il Canada sogna un nuovo campione del mondo.
Il count ufficiale
- Hossein Ensan 326,800,000
- Alex Livingston 120,400,000
- Dario Sammartino 67,600,000