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Ivan Gabrieli si racconta: a Rozvadov la mia vittoria più bella in carriera
Il day after è ancora più dolce per Ivan Gabrieli. Sicuramente più caotico, fra Hotel da salutare, aerei da prendere e nuove location che attendono altre battaglie. Così fra qualche pisolino, la valigia da fare e disfare, oltre ad atterrare a Barcellona, Ivan Gabrieli si concede ai nostri taccuini per un’intervista fiume. Una bellissima chiaccherata con il fresco campione del “€10.300 High Roller” al Live Millions del King’s Casinò di Rozvadov.
Ivan dalla voce fa trasparire una gioia immensa e una felicità che raramente riusciamo a cogliere nei giocatori. Questa volta no, è goduria allo stato puro: “E’ la vittoria che mi da più godimento di sempre nella mia carriera. La più bella in assoluto, sia per come è arrivata e sia per il field difficilissimo messo alle spalle. Sono davvero felice e al settimo cielo“.
Una vittoria nella quale lo stesso Ivan Gabrieli ammette candidamente di aver giocato stackato: “Ovviamente io non ho il bankroll per giocare gli eventi da 10 mila euro. Quindi sono stato stackato e ho giocato al di sotto del 50%. Ho intascato molto meno dei 250 mila euro del premio, ma la felicità che mi da questa vittoria non ha prezzo”. Onesto e sincero come pochi, il ravennate affronta con lucidità l’analisi del torneo.
“Il finale del day 2 è stato per certi versi molto difficile. Mi sono ritrovato a giocare la fase bolla con dei players fortissimi come Zhang, Addamo, Peters: insomma gente che sa il fatto suo. Martelli automatici che picchiano su ogni piatto e ti mettono pressione. Ho deciso in quel momento di mettere in remi in barca, sono passato ad uno stile più attendista. Direi che la scelta ha pagato e non parlo solo dell’approdo “In the Money“, ma anche per aver imbustato il 4° stack su 14 promossi al final day”.
Un final day sicuramente più facile. “Già dalle prime battute mi sono sentito estremamente confident. Inoltre il redraw ha voluto che i più forti fossero nell’altro tavolo e c’è anche un retroscena che mi ha aiutato molto. Al mio tavolo si è presentato leggermente in ritardo il noto pro high roller olandese Freek Scholten. Aveva una faccia stravolta e diceva a Hans Thumann , sempre al nostro tavolo, di essere andato a letto in sbornia totale alle 9 del mattino. In pratica aveva dormito meno di tre ore e dentro di me ho pensato che potesse combinarla. E infatti poco dopo con Q-Q ho estrapolato i massimi vs il suo A-Q. Lui è tornato a nanna e io sono volato leader al final table“.
“La parte restante del torneo è stata molto agevole, grazie anche ad uno stack nettamente deep. Una volta uscito Peters, mi sono preso lo stack di Ludovic Geilich con A-K vs 10-10 e King a terra, presentandomi in heads up con un vantaggio siderale a livello di chips su un fenomeno come Addamo. Sono stato bravo nel concedere poco o nulla all’australiano nei 90 minuti di testa a testa finale. Credo di averla meritata questa vittoria”.
Da Rozvadov a Barcellona per l’EPT. La vittoria in terra ceca, cambia per forza lo schedule di Ivan Gabrieli in Catalogna. “Solitamente a Barcellona gioco sempre l’EPT National dal buyin da 1.100 euro. Ero intenzionato a rispettare la tradizione, ma credo che mi lancerò nella mischia del 10 mila High Roller che si gioca in contemporanea. In realtà non avrei il roll per affrontare gli high roller nel lungo periodo, ma credo che il ferro vada battuto quando ancora è caldo. Per questo motivo lo giocherò“.
“Ovviamente poi prenderò parte al main event e a qualche Hyper Turbo: ti danno la possibilità di vincere cifre interessanti in poche ore. Poi tutto dipende da come si evolve il cammino nell’evento principale. Vediamo e incrociamo le dita“.
Ivan Gabrieli è un giocatore ormai sulla cresta dell’onda da diversi anni. Dopo essere emigrato all’estero per giocare sulle piattaforme internazionali online, ha raccolto importanti risultati dal vivo.
“Puoi crescere solo prendendo nei denti dei sonori cazzotti. Io ho la fortuna di essere amico di Musta da tanti anni. Mustapha Kanit è una delle menti più geniali nel gioco del poker e confrontarsi con lui ti permette di bruciare velocemente le tappe nel gioco. Un percorso speciale nella crescita come giocatore. Io a tutto questo ci ho aggiunto il mio stile, il mio talento, ma poter condividere con lui e Gianluca Speranza è un vantaggio non da poco.
“Sono reduce da un inverno molto brutto sia a livello personale e sia a livello di gioco. Musta mi ha sempre detto di non mollare e così la mia famiglia. Io non ho mollato e oggi mi prendo qualche rivincita sul destino. Ma con la voglia sempre di migliorarsi e puntare al massimo risultato“.