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Federico Petruzzelli e un triplo check-call contro Lex Veldhuis al Day1 del Main Event EPT di Barcellona
Ci sono situazioni dove il tasto fold sparisce tutto d’un tratto.
Vuoi per una particolare read sull’avversario, per una condotta di gioco poco lineare o semplicemente perché la texture è fin troppo invitante per piazzare un bluff…
La mano che andremo ad analizzare oggi ha come protagonista Federico Petruzzelli, capace di chiudere col terzo miglior stack tra gli italiani provenienti dal Day1 B e passati al Day2.
Lo spot nel dettaglio
SITUAZIONE: Siamo nelle battute finali di giornata, esattamente all’ultimo livello di gioco con blind 600/1.200, BBante 1.200.
PREFLOP: Apre Lex Veldhuis a 2.500 con 9 10, difende Federico da BB con A Q.
FLOP: Q 8 2 Check-call di Federico alla c-bet 2.000 di Veldhuis.
TURN: K Nuovo check-call, stavolta per 8.400 chip.
RIVER: K Terzo check-call a 17.000, Veldhuis restituisce le carte al dealer e Federico porta a casa il piatto.
Il commento di Federico
“Veldhuis aveva un’immagine abbastanza pulita al tavolo. Sembrava molto rilassato e anzi, giochicchiava col cellulare facendo quasi il finto distratto. Forse è anche per questo motivo che l’ho chiamato in questo spot…Perché dissimulava l’attenzione non guardando neanche la mano e dopo la terza bet con fare distratto ho pensato: “Fammi vedere ‘ste carte va!”
“Nonostante l’immagine discretamente buona gliele ho flattate tutte, ma non lo 3-bettavo per via del suo stack sebbene negli ultimi livelli stessi 3-bettando a macchina, specialmente un signore alla mia destra a cui piaceva particolarmente aprire…Veldhuis aveva circa 35x, non ho mai avuto la mano per 3-bet callarlo e anche questo A-Q off non era l’ideale per fare una mossa del genere. In generale preferisco sempre giocare il board…”
The show Must(a) go on
Nel bel mezzo del racconto un vocione familiare irrompe nella scena. E chi poteva essere se non Mustapha Kanit, il cui buonumore è a dir poco contagioso:
“Basta dire stupidaggini, raise, call, fold, ti credi forte perché hai chiuso a 162mila eh? Leggi qua cosa c’è scritto, scimuniiito!” – fa Kanit indicando la sua busta contenente 182mila gettoni – “Il chip leader del Day italiano sugnu iuuuuu!”
Dopo questo simpatico siparietto Federico, piuttosto divertito dalla situazione, ritorna per un attimo serio e riprende ad analizzare lo spot spiegando il call al river:
“Con l’Asso di Fiori in mano sarebbe stato più difficile chiamare perché non ha flush draw nut da bluffare, quindi sarebbe stato un sick blocker, Non essendo però un 3-bettato ma un semplice raisato, il suo range di bluff è ampissimo e qui può avere veramente di tutto. Ho pensato a quelle mani che non avessero showdown value, che in base alla linea che ho tenuto avrebbe dovuto bluffare per forza specie perché l’ho 3-bettato da BB.
Con determinati Oppo gonfio il piatto ma con altri preferisco tenerlo sempre basso, come il questo caso, perché estraggo molto più valore postflop e in questo frangente l’avevo pianificata così.”
Se vi siete persi lo spot che è costato a Enrico Camosci l’eliminazione dal Main EPT date UNO SGUARDO QUI.