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E’ call in questa guerra di bui, 6 left al Main Galactic Series?
A volte il concetto di giusto o sbagliato è così sottile nel poker che trovare LA risposta è quasi impossibile.
Come nel caso dello spot che andiamo a discutere quest’oggi, giocato nel corso del final table del Main Event delle Galatic Series vinto da Andrea Sorrentino.
Proprio il neo-campione ci ha offerto lo spunto pubblicando sulla sua bacheca di Facebook una situazione che ha suscitato decine e decine di commenti.
Call or fold?
Dopo aver analizzato il replay del tavolo finale, Andrea ha scritto questo post:
Come si evince dall’immagine, Sorrentino pusha per circa 14 big blind sul BB di “Eucanuba92”, che con A 2 decide di passare.
Nello screen non compaiono le taglie anche se Andrea si è premurato di inserire gli scalini nel payout.
Il responso del software
Abbiamo analizzato lo spot con ICMzer supponendo due scenari differenti, ovvero un range di push dell’80% e un altro, più largo, del 90% col quale Andrea Sorrentino avrebbe potuto fare la medesima azione per mettere pressione ICM all’avversario e massimizzare la fold equity.
Nel caso specifico, un eventuale call con esito positivo da parte del BB non garantirebbe il valore aggiunto della taglia, in quanto “ANDREXSORRE” gioca con uno stack leggermente superiore a quello dell’avversario.
Range di push 80%
Range di push 90%
Secondo il software la decisione è davvero borderline. Si tatta di una piccolissima forbice a cavallo tra più e meno a seconda della percentuale di range col quale SB decide di andare all-in.
Avere la certezza matematica della porzione esatta con cui Sorrentino avrebbe effettivamente pushato è praticamente impossibile, motivo per cui le considerazioni da fare in merito riguardano altri aspetti, non essendoci alcun dubbio sul fatto che si tratti di un marginale. Ovviamente se Sorrentino pushasse più stretto il call non sarebbe più marginale, anzi…
A questo punto quindi la domanda da farsi è: vale la pena prendere questo rischio in base all’edge presunta che abbiamo al tavolo, allo spazio di manovra, alle nostre ambizioni (puntare al primo posto o accontentarsi di finire sul podio)…
Per chiarire questo aspetto abbiamo chiesto proprio ad Andrea Sorrentino.
Il commento di ANDREXSORRE
“In quel momento del final table, per ICM è fold. La mia opinione al riguardo è che io al posto suo avrei foldato, ma soltanto perché penso di avere ancora edge sul tavolo e posso cercare uno spot migliore. Nel suo caso invece, considerato che non si tratta di un giocatore esperto che ha edge sugli altri giocatori, sarebbe stato meglio prendersi il rischio nel caso in cui volessi ambire al primo posto.
Nell’economia globale bisogna considerare che un final table del genere, specialmente sul ‘punto it’, non lo giocherai mai più o quasi.
La mano, dando per buono un range di push dell’80% small to big, fa un negativo abbastanza basso ed è inserita in un contesto così singolare che ci vorrebbero 5 vite per rendere effettivamente la giocata EV meno. Io poi ai suoi occhi sono un regular e quindi la percezione del mio range di push dovrebbe essere più larga di quanto l’avversario non abbia effettivamente stimato.
Giusto qualche giorno fa, a un NOS KO, ho fatto la stessa mano a parti invertite contro Giuseppe Ruocco, solamente che era ancora prima della bolla. Lui pusha per circa 14x effettivi e mi copre per la taglia, io ho A-2 off e chiamo. In dinamica reg VS reg è uno snap-call anche se poi mi ha girato A-T e ha vinto il colpo. Soltanto che in questa mano il fattore ICM non entra in gioco mentre in quella del Final Table sì.
Diciamo che l’avversario ha avuto un’occasione per raddoppiare lo stack in un tavolo in cui non poteva vantare un’edge, non a caso poi è uscito 6° cinque o sei mani dopo. La teoria bisogna conoscerla, padroneggiarla, per poi deviare da essa nelle circostanze più profittevoli, è questo che in molti faticano a capire.”
Se vi siete persi il racconto la cavalcata di Andrea Sorrentino al Main Event delle Galactic Series DATE UNO SGUARDO QUI: