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I primi passi di Dario Sammartino nel poker online
Il modo in cui Dario Sammartino ha conosciuto il poker ve lo abbiamo descritto la scorsa volta, ma a un certo punto ci siamo fermati.
Perché un conto è approcciare il gioco per la prima volta, come sarà capitato a chiunque, un altro e mettere a ferro e fuoco la scena high stakes online sul ‘punto it’ come accaduto a lui.
Quest’oggi vi racconteremo, o meglio vi faremo raccontare dallo stesso protagonista, i suoi primi passi nel mondo del poker online.
Sammarteen
In quegli anni, in cui Dario frequentava ancora il liceo e si guadagnava da vivere facendo l’organizzatore nelle discoteche, il poker non era altro che un passatempo. Profittevole sì, ma pur sempre tale:
“Ho cominciato a giocare un po’ più seriamente a cavallo tra la fine del liceo scientifico e l’inizio degli studi in economia dei mercati finanziari. Studiavo e giocavo, oltre a lavorare nei locali notturni dove facevo l’organizzatore e il PR. La mia vita in quel periodo era divisa principalmente tra queste tre cose: università, locali e poker.”
La promessa
Erano gli anni successivi all’effetto “Moneymaker”, il poker si diffondeva a macchia d’olio e le partite nei circoli si facevano sempre più interessanti. Napoli però, non è una città come le altre, sotto qualsiasi punto di vista. E quando ci sono dei soldi di mezzo, il rischio di finire a tua insaputa nel giro di persone sbagliato è altissimo:
“Mia madre cominciava a preoccuparsi, forse più per pregiudizio verso un gioco che non godeva certo di una gran reputazione. Temeva che mi facessi prendere la mano e cominciassi a frequentare ambienti che mi avrebbero allontanato dall’università. Non che avesse mai avuto qualcosa contro il gioco in sé, si tratta principalmente del contesto in cui sono cresciuto anche se Napoli è la città che amo. E’ la mia città, la mia casa.
La situazione cominciava a diventare pesante perché dopo i primi consigli e ammonimenti mia madre arrivò a chiedermi esplicitamente di non giocare più nei circoli di Napoli e dintorni. Lo faceva per proteggermi, anche se in quel momento fu davvero difficile per me mantenere una promessa simile.”
La svolta
C’è una cosa in cui Dario Sammartino ha avuto una fortuna sfacciata. Essersi impegnato a non giocare live nel periodo del boom del cash-game in Italia:
“Nonostante tutto mantenni fede alla parola e cominciai a giocare online: col senno di poi è stata una manna dal cielo poter essere tra i primi a cominciare, seppur in quel momento fossi ignaro di quel che in futuro si sarebbe rivelato un enorme vantaggio.
Il resto lo sapete, nel giro di qualche anno ho vinto i massimi al cash-game su PokerStars.it facendo cose che nessuno aveva mai fatto prima e quasi impossibili da ripetere visto che attualmente il traffico non è minimamente paragonabile a quello di allora. Senza falsa modestia credo di esser stato, se non il migliore, sicuramente nella Top3 dei giocatori più vincenti all’epoca sul ‘punto it’.”
Se vi siete persi gli esordi di Dario Sammartino col poker DATE UNO SGUARDO QUI.
Photo Credits: Stefano Atzei