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Dall’heads-up WSOP alle nozze l’anno dopo: la storia di Julien Martini e Kate Hoang
Da avversari a sposi.
Oggi vogliamo parlarvi di una coppia del poker che ha deciso di fare il grande passo un anno dopo un heads-up davvero speciale…
A settembre ha già fatto il giro del web la bellissima storia di Julien Martini e Kate Hoang: i due si sono sposati dopo esattamente sedici mesi dopo un avvenimento molto particolare. Pensate che si sono conosciuti in un evento di Omaha delle WSOP 2018 di Las Vegas. Evento che hanno concluso rispettivamente al 1° e al 2° posto!
Proprio così. Dopo aver battagliato come dei normali rivali nel poker (per una prima moneta da quasi 240mila dollari), i due piccioncini si sono conosciuti meglio e in poco tempo è scoppiato l’amore.
In un recente podcast il 27enne francese Martini è tornato a raccontare la sua storia romantica e il suo momento magico, sotto molti aspetti.
Martini prima di tutto riassume la propria crescita personale: “Vengo da un piccolo paese vicino a Parigi e ho un fratello 14enne interessato più al calcio che al poker.
Da giovane ero un atleta di pallamano. Poi però ho subito un infortunio che mi ha tenuto fermo per sei mesi. Avevo bisogno di trovare qualcosa di competitivo e l’ho trovato nel poker. In famiglia nessuno era mai stato prima in un casinò.
A 18 anni ho vinto un torneo e ho deciso di mollare la scuola per fare il poker pro. Pessima scelta. Sono andato rotto e ho dovuto trovare un vero lavoro. Vendevo porta a porta stando fuori per tante ore“.
Poi è arrivato il classico rush che ti cambia la vita. Martini è diventato uno dei nomi più caldi del poker mondiale nel giro di pochi anni. E il poker gli ha portato anche la ragazza dei suoi sogni.
Nell’estate del 2018, infatti, Maritni ha vinto un braccialetto Omaha a Vegas tra 911 entries, battendo in heads-up proprio la bella americana (di chiare origini asiatiche) Kate Hoang. giocatrice che vanta nel suo curriculum vari risultati alle WSOP dal 2015 a oggi. A settembre di questo anno i due si sono sposati, un po’ a sorpresa. Ci hanno messo meno di un anno e mezzo per fare il grande passo.
Martini allora racconta cosa è successo di preciso in quel torneo WSOP dello scorso anno: “Ho giocato con lei molto nel Day 2 e Day 3 dell’evento. Ho apprezzato particolarmente il suo stile non convenzionale. All’heads-up però volevo solo ucciderla, pokeristicamente parlando. Non le ho detto una sola parola durante quell’heads-up. Ci siamo rivisti dopo per caso. Ci siamo incrociati e siamo andati a un karaoke, visto che non avevamo impegni per la sera“. Da lì è nato tutto.
Lei gioca soprattutto cash game Omaha. Martini spiega: “Abbiamo trovato un bell’equilibrio nelle nostre vite. Siamo molto felici. Lei capisce quando ho bisogno di parlare di poker oppure no“.
Martini nel frattempo ha ottenuto un 2° posto da quasi 3 milioni di dollari alla PCA di gennaio vinta dallo spagnolo Colillas. Quello è stato il miglior risultato in carriera del francese fin qua. Martini è nella top 10 di sempre dei pokeristi francesi e può fare ancora meglio.
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can’t wait to battle against you again in #wsop2019 #missyou #wsop2018 #poker
Chiudiamo con qualche altra curiosità che Martini racconta nel podcast di Card Player. Per esempio cosa lo ha colpito di più degli USA: “Il grande rispetto per la polizia. Poi mi piace il fatto che le persone sono più aperte di mente. Ci sono meno tabù, riguardo ai soldi soprattutto. Negli USA per avere successo devi subito credere di poter diventare il migliore. In Francia non si può dire“.
Si parla anche di luoghi comuni: “Gli americani amano i francesi. Anche se le french fries in realtà sono del Belgio“.
Infine una curiosità pokeristica: “La mia sessione più lunga? Una da 42 ore perché c’era un avversario che adoravo. Mi è andata bene. In quel periodo avevo bisogno di soldi, oggi non lo rifarei. Ho sentito comunque di gente che ha giocato anche per 75 ore filate al tavolo“.