WSOP – Candio visto da oltreoceano

Il sito PokerListing.com ha pubblicato un intervista con relativa “recensione” del nostro portacolori al tavolo finale del Main Event WSOP. Noi ovviamente conosciamo meglio il gioco ed il carattere del nostro giocatore sardo, ma è interessante verificare come invece i nostri avversari d’oltreoceano vedono noi ed il nostro gioco.

Candio viene a ragione definito il “DarkHorse” dei November Nine, termine che definisce quei cavalli da corsa che non sono molto noti agli scommettitori, rendendone difficile la collocazione nelle scommesse. E viste le poche apparizioni nei tornei Nord Americani è evidente che sono molto poche le informazioni sul nostro italiano (il che potrebbe in effetti essere un grande vantaggio).

Proseguono poi con una breve biografia, dal suo originario programma di studiare legge, fino alla scelta di dedicarsi al poker cash game in maniera definitiva.  Unici spunti di riferimento al suo gioco, una frase di Max Pescatori quando è stato eliminato da Candio a San Remo (che sottolinea il suo gioco aggressivo), e la mano di quest’anno alle WSOP che il sito americano definisce come “one of the biggest suckouts of the 2010 WSOP Main Event”  (si riferiscono ovviamente alla mano vinta con 7 e 5 da Candio contro Cheong con un runner runner).

Filippo aggiunge poi come stia studiando molto per arrivare a competere con player del calibro di Michael Mizrachi e che sta cercando anche un coach per ottenere il meglio da questo november nine.

Per finire, oltre a citare come unici italiani professionisti i soliti Minieri, Pescatori, Pagano, ricreano le suggestioni del fattore “Moneymaker” paragonandolo appunto alla possibile prestazione vincente di Candio e alle future ripercussioni sul mercato italiano. Almeno su questo, è indubbio, le nostre speranze sono comuni.

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