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Guida al Poker – Il valore delle mani di partenza
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Una delle cose più importanti che un principiante del poker deve cominciare a imparare, è quanto sia importante conoscere la parte “matematica” del gioco. Da essa dipendono in effetti tutte le scelte e le strategie che possiamo fare al tavolo, e ci offre una serie di importantissime informazioni che dobbiamo sempre tenere ben a mente. Se prima abbiamo cominciato a parlare di prime attenzioni da avere durante il gioco, e dell’importanza della posizione al tavolo, è anche ora di parlare invece di pura e semplice probabilità: quali sono le mani di partenza che hanno più possibilità di vittoria?
Le mani di partenza
Per “Starting Hand” intendiamo le nostre due carte che ci arrivano durante la mano in corso. E’ fondamentalmente la seconda grande informazione che abbiamo a disposizione durante un colpo (la prima è appunto quella della posizione di partenza nella mano) ed è anche in base a questa che dovremo cominciare prendere decisioni in merito.
Chi si avvicina a questo gioco, almeno inizialmente, darà una grandissima importanza proprio a queste due carte e a come si legheranno durante la mano. Capiremo poi in seguito quanto affidarsi soltanto a questo non sia molto produttivo nel lungo periodo, ma intanto visto che i nostri occhi saranno condizionati dal valore che attribuiamo a queste carte, cerchiamo almeno di essere consapevoli del loro reale valore in termini di possibilità di vittoria e non solo per quanto “percepiamo” noi.
La possibilità di vittoria delle mani di partenza
Ci sono 169 possibili combinazioni di carte che possiamo avere come mano di partenza, almeno in termini di valore numerico e non di seme preciso (che ci interessa solo nel caso sia uguale per tutte e due le carte). Per definizione due carte dello stesse seme le chiameremo “suited” ed è particolarmente importante da valutare perchè come vedremo, avere questo tipo di accoppiamento potrebbe aumentare le nostre probabilità di vittoria.
Quando parliamo di “possibilità di vittoria” stiamo parlando ovviamente di una condizione teorica: il bello del poker è anche la possibilità di indurre l’avversario a credere qualcosa di diverso da quello che abbiamo in mano, per cui a parte la matematica molto dipenderà da come viene svolta la mano. Ma in generale le percentuali che vedremo poi nella tabella, ci sono utili per due motivi: avere intanto un’idea precisa del valore assoluto della mano che abbiamo, avere un dato preciso che potremo poi utilizzare durante i calcoli matematici che il gioco richiede per capire quanto un’azione sia profittevole (tenetelo a mente per ora, lo riprenderemo poi quando andremo a valutare nel dettaglio questo tipo di operazioni).
Il valore delle mani poi, dipende anche dal numero di giocatori coinvolti. Anche in questo caso cominciamo se non altro ad avere dimestichezza con il fatto che più persone sono in un colpo, più le nostre probabilità si assottigliano anche se siamo partiti con buone od ottime mani di partenza (motivo per cui spesso la migliore strategia è quella di limitare il numero di persone coinvolte).
Le migliori mani di partenza: tabelle della percentuali
Non che ci volesse un esperto per capire che AA, KK, QQ e via dicendo siano le mani migliori da avere durante una partita di poker. Ma analizzare meglio questa tabella ci consente anche di fare diverse altre considerazioni. Partiamo dalla semplice lettura: in questo caso stiamo parlando della percentuale di vittoria della nostra mano (rappresentata nella colonna a sinistra), rispetto a una mano “random” (cioè qualsiasi cosa possa avere in mano il nostro avversario) e rispetto al numero di partecipanti alla mano (sempre con mani qualsiasi).
E’ una considerazione importante perchè ovviamente nella realtà noi spesso avremo ulteriori informazioni che ci consentono di restringere il “range” (il ventaglio di possibilità) della mano avversaria, modificando di fatto le possibilità di vittoria e l’analisi che dovremo fare. Ma già prendendo in esame anche questo semplice dato, possiamo appunto cominciare a trarre qualche spunto utile.
Intanto che anche quando in mano avremo una “monsters” (una mano mostro in quanto a valore assoluto) come appunto AA, già se saremo in quattro nel colpo le nostre probabilità di vittoria saranno in teoria poco più del 60%. Meno del 50% in caso di “K-K” in mano. Ovvero almeno una volta su due perderemo il colpo. E’ fondamentale capire questo perchè ci consente di valutare meglio quanto sia indispensabile restringere il cerchio dei contendenti in fase di puntata e di strategia.
Discorso ancora più vero se scendiamo con il valore della coppia per esempio. Viceversa, ci sono mani invece che giocano abbastanza bene in un piatto “multi-way” (ovvero con diversi giocatori in gioco). J-10 o 10-9 per esempio mantengono percentuali comunque interessanti con tanti giocatori, oltre ad avere almeno due vantaggi: hanno la possibilità di legare punti più difficili da valutare per il nostro avversario, e in caso di mancato aiuto ci consentono di abbandonare il colpo senza troppi problemi e senza aver investito molto.
Ma ribadisco, questa tabella è utile come riferimento generico per valutare meglio il valore della nostra mano, ci sono tantissime variabili che dovremo poi approfondire per gestire al meglio anche questa ulteriore informazione. Per il momento, sappiate che anche in caso di sfida uno contro uno durante la mano, il nostro avversario avrà sempre e comunque almeno il 15% di possibilità di vincere, molto più spesso, almeno il 30-40% anche se partiremo con una mano notevolmente superiore. Diventa quindi ancora più fondamentale, riuscire ad avere ulteriori informazioni in merito durante il gioco (ovvero tutto quanto sia utile per restringere il famoso “range” di carte in mano all’avversario e poter quindi ragionare in maniera sempre più precisa sulle nostre possibilità di vittoria).
Infine una piccola considerazione su una delle mani più “terribili” tra quelle monsters, perchè si è portati a considerarla in maniera forse anche troppo alta: “AK”. Noterete infatti come quando saremo in tre giocatori, in pratica il 50% delle volte perderemo il colpo. In quattro giocatori, avere AK, KQs (dello stesso seme) oppure 88, offre praticamente la stessa possibilità di vittoria. Ma come detto, molto dipende quindi da come le giocheremo.