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Live at the Bike: come non giocare un set di Donne!
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Seguire un tavolo di cash game formato da giocatori esperti e altri decisamente più occasionali, come quello in scena durante il fortunato format di “Live at the Bike“, ti mette di fronte a modi di giocare completamente diversi che possono in alcuni momenti essere degli ottimi esempi da tenere a mente su cosa fare e cosa non fare durante una partita.
Abbiamo voluto approfondire questo spot giocato da due protagonisti non esattamente professionisti del tavolo verde: da una parte infatti abbiamo Landen Lucas, cestista statunitense con una carriera non proprio fenomenale alle spalle, e dall’altra la bella modella Tia Kajah.
Ma più che sulle loro doti sportive ed estetiche, quello che viene fuori da questa mano è proprio l’esempio perfetto di due stili di gioco base opposti: il loose-aggressive Landen e il tight-passive Tia.
Chi avrà la meglio? Scopriamolo, ma dovreste già averne una mezza idea.
Bet, Bet, Shove: il più classico dei bluff
Si sta giocando una partita cash con bui a 5/5 più 50 di Big Blind Ante. Il piatto quindi è di 110 iniziale con i due giocatori che hanno più o meno 10.000 a testa (qualcosa in più lei, qualcosa in meno lui) e non hanno ancora mai giocato uno contro l’altro pur palesando appunto le due tipologie di gioco molto marcate come indicato sopra.
La vogliamo giocare fin da subito a carte scoperte, proprio per seguire i pensieri diversi dei due. Le due starting hand sono quindi:
Tia HJ – QQ
Landen Bottone – 99
Preflop
Tia apre il gioco a 200 con la sua ottima mano, ma trova la 3-Bet di Landen che alza a 725. E qua subito vediamo l’attitudine “tight” di Tia, che pur contro un avversario estremamente loose e non molto esperto decide di limitarsi al “call” evitando così di ingrossare il piatto (cosa che invece è esattamente quello che vogliamo con una ottima mano e un avversario del genere).
Il piatto ora è comunque di 1560.
Flop: JQK
Check. Bet 1000. Call.
Tia centra il Set di mezzo, ma il board è davvero estremamente connesso e pericolo e pesca molto del possibile range di Landen, che infatti a prescindere dalle sue carte che sono ormai marginali, esce puntando continuando la sua strategia aggressiva.
La risposta di Tia è invece ancora molto passiva, limitandosi a un call che lascia davvero aperte troppe strade e troppe possibilità all’avversario.
Turn: 8
Check. Bet 1600. Call.
E infatti prontamente al turn si chiude subito il possibile progetto di colore. Si ripete l’action del flop, con Landen che ormai ha percepito debolezza da parte della rivale e continua a spingere con la sua seconda bet, trovando ancora l’azione passiva di Tia (questa volta però legittimata visto che con questo turn sarebbe molto rischioso un rilancio).
River: 3
Check. Allin 6.200. Fold.
Il river è totalmente ininfluente e Landen chiude quello che era probabilmente il suo piano mandando i resti dopo l’ennesimo check di Tia.
Le chips sono tutte sul piatto e vista la condotta di gioco e un river che lascia tutto uguale a prima, c’era da immaginarsi una chiamata così come fatto al turn. Invece forse entra in gioco un po’ di timore e gli errori commessi in precedenza con la troppa passività, non hanno fatto capire molto a Tia che infatti mette nel mazzo il suo set vincente.
Nice bluff per Landen.
Anche se forse la lezione che più di tutte possiamo trarre da questo spot, è che giocando in maniera così passiva della mani molto forti contro giocatori con quelle caratteristiche, saremo alla lunga dei bersagli davvero facili.