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il 17 Apr 2020

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Il giorno in cui Daniel Cates si trasformò in Jungleman

Il giorno in cui Daniel Cates si trasformò in Jungleman

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Daniel Cates è oggi uno dei personaggi più noti nel panorama pokeristico mondiale.

Il soprannome con cui è conosciuto nella comunità, ‘Jungleman12’, tratto dal suo vecchio nickname di Full Tilt Poker, è diventato una sorta di marchio di fabbrica, e ha anche contribuito a ridefinire come ‘una giungla’ l’ecosistema dei tavoli High Stakes.

Ma come e quando il ragazzo proveniente dal Maryland è diventato l’uomo della giungla? La sua storia è scandita da alcune tappe fondamentali.

 

Dai videogames ai micro-limiti

Tre anni dopo la vittoria di MoneyMaker al main event WSOP che sconvolse il panorama pokeristico mondiale, Daniel Cates era un 17enne di Bowie, nel Maryland, che lavorava saltuariamente al Mac Donald’s e aveva una passione maniacale per i videogiochi, a iniziare da Command & Conquer.

Diventato maggiorenne Daniel si registra su Full Tilt e con il nickname ‘Jungleman12’ gioca il suo primo torneo sulla piattaforma il 13 agosto 2007. Poco dopo inizia a giocare anche su PokerStars con il nickname ‘w00ki3z’.

Daniel stazione in pianta stabile ai tavoli cash 0,25$/0,50$ e inizia a costruire un bel bankroll. Per vincere ha un trucco singolare: sfida i migliori avversari del livello per assorbire i loro segreti, e una volta che li ha interiorizzati li mette in pratica contro gli avversari che ancora non hanno raggiunto quel livello di gioco.

La cosa funziona: nel giro di poco Daniel riesce a mettere da parte un ammontare dedicato al gioco sufficiente per affrontare gli High Stakes. Ed è lì che l’uomo della giungla deflagra in tutta la sua potenza pokeristica.

 

Gli incroci con ‘Isildur1’ e ‘Durrr’

I tavoli High Stakes sono l’habitat perfetto per Daniel. Così, quando nella comunità inizia a farsi largo il misterioso ‘Isildur1’, per Cates viene naturale voler riaffermare che, nella giungla, il più forte è lui.

Ma le cose non gli vanno per nulla bene: contro il giocatore che poi sarebbe emerso essere Viktor Blom, l’uomo della giungla rimedia una imbarcata epocale. Al termine della sfida, il suo bankroll recita un preoccupante ‘ZERO’.

Ma nella giungla, così come si cade, ci si rialza. Nel giro di poco Cates torna di nuovo in pista e incrocia le carte con Tom Dwan per il ‘durrr challenge’. L’uomo della giungla accumula un milione di vantaggio quando Dwan abbandona la sfida. Anni più tardi, nel 2017, Cates dirà che l’avversario gli ha pagato 700 mila dollari di penale per aver abbandonato i giochi.

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Ma nel frattempo Daniel Cates si è iniziato a muovere anche nei circuiti dei tornei live high-roller, dove continua a spiegarla seppure a modo suo.

 

Tutto iniziò a Venezia

A oggi l’uomo della giungla ha accumulato vincite live per oltre sette milioni di dollari. Come detto, dal vivo si vede spesso nei tornei high-stakes, anche se non è uno dei regular più assidui del circuito.

La sua prima vittoria a un torneo live con dicitura “High-Roller” è avvenuta nel nostro paese, precisamente a Venezia, durante una tappa WPT del 2013, ma il premio non era molto consistente. L’anno dopo invece con la vittoria dell’High Roller del WPT8 Sud Africa Daniel incassò mezzo milione di dollari.

In questi anni sono molti i successi inanellati nei tornei High Roller, in particolare dell’EPT e del Triton Poker Tour, circuito che Daniel sembra oggi prediligere, anche perchè spesso viene affiancato da partite cash ‘nose-bleed’ di quelle che gli piacciono tanto.

E pace se i risultati non sono sempre sperati: a differenza di tanti colleghi poker pro, Cates non ha problemi a comunicarli senza filtri.

daniel cates tweet trasferta manila disastrosa

“La trasferta a Manila non è andata bene, ho perso solo cinque milioni di dollari. Giocherò per qualche tempo online 5$/10$ e darò un altro shot”

Anche perchè la giungla è un ambiente infido e chi la frequenta sa che le cose non sempre possono andare bene. In questo Daniel Cates incarna benissimo la quintessenza del poker stagliandosi come un vero e proprio Re.

 

Foto by PokerNews

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