Intervista a Simone Rossi “The Snake”

Quando e soprattutto PERCHÉ hai deciso di dedicarti full time al poker? Da quel momento com’è andata?
Sono sempre stato attratto dal gioco, dapprima come punter e trader su betfair di scommesse sportive. Ho conosciuto il poker a Londra dove ho lavorato e vissuto per alcuni anni ed ho subito realizzato che se fossi stato capace di utilizzare al meglio le mie abilità avrei potuto trarne un guadagno nel lungo termine.
Iniziando ai livelli bassi, ho notato in prima persona come lo stipendio che percepivo in ufficio fosse di gran lunga inferiore al guadagno mensile che ottenevo giocando a poker. Ho giocato per circa 1 anno mantenendo il lavoro e cercando di costruire una sorta di bankroll, da marzo 2006 sono professionista a tempo pieno e spero di rimanerlo a lungo

Quali sono i giochi che pratichi maggiormente e per quale motivo?
Sono un giocatore di cash games, omaha pot limit è la mia specialità. Ogni tanto mi concedo qualche seduta al cash NL.
Gioco 10-20 e 25-50 principalmente sia su Fulltilt che su Betfair. Ultimamente mi sto affacciando anche a nuovi giochi come lo stud hi/low ed il razz, non si sa mai cosa ci attende nel futuro
Tornei ne disputo pochi, quest’anno vorrei comunque dedicare maggiori energie ai tornei dal vivo e cercare di ottenere qualche vittoria ma sono consapevole di come l’abilità nei tornei sia spesso frenata dalla fortuna…

 Quali sono le qualità che ritieni maggiormente importanti in un giocatore di poker?
Intuito, disciplina e coraggio.

È più importante il talento o il metodo?
Sono entrambi importanti, difficilmente un giocatore senza talento ma con metodo riuscirà a vincere un evento importante come un braccialetto delle WSOP, ma un giocatore con talento senza metodo potrà finire facilmente broke nel lungo termine.

Quali sono i tuoi giocatori preferiti ovvero i giocatori che non vorresti mai incontrare al tavolo (specifica torneo e cash game)
Per quanto riguarda i tornei direi Hansen ed Antonius. Il mio giocatore preferito è comunque Ted Forrest, non vorrei sedermi accanto a lui al cash game.

Qual è il tuo ricordo più bello legato al poker?
Il ricordo più bello per ora è sicuramente quello che mi ha fatto decidere di lasciare il lavoro a Londra per diventare un giocatore full-time di poker.
Non per i soldi vinti (i piatti che perdo/vinco giornalmente possono anche essere maggiori di questo). Vinsi infatti una tappa del William Hill Grand Prix, qualificandomi con solo 20 dollari alla finale, dove portai a casa 10mila dollari.

Quali sono i tuoi programmi futuri?
I miei programmi per il momento sono di giocare con costanza online e di cercare qualche vittoria in eventi dal vivo. Proverò i side torunaments del World Heads Up Championship qui a Barcelona la settimana prossima.
In programma per l’estate ho 1 mese alle Wsop a partire da metà giugno. Le tappe dello EPT del prossimo anno spero di non mancarle.

Dai un consiglio a coloro che si cimentano con il Texas Hold’em.
Non giocate mai quello che non vi potete permettere di perdere, iniziate giocando tornei di basso buy in per capire bene le dinamiche del gioco.

Salutiamo e ringraziamo Simone Rossi augurandoci di leggere presto nel suo blog su ItaliaPokerClub.com un bel successo.
Simone Rossi è un giocatore di Poker indipendente e lo potete contattare direttamente nel suo sito personale: www.therossipoker.com