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il 14 Mag 2020

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Anatomia di un deal a sette con Alessandro Cenciarini

Anatomia di un deal a sette con Alessandro Cenciarini

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Due sere fa le Turbo Series di PokerStars hanno registrato un fatto di cronaca quanto meno singolare.

Nell’evento numero 14 delle Series dedicate ai tornei veloci, un 5€ 6-max con 25 mila euro di montepremi garantito, poi salito a più di 42 mila grazie a 9.479 iscrizioni e 3.867 re-entries, i giocatori che sono arrivati al Tavolo Finale hanno stretto un deal a sette che ha davvero dell’incredibile.

Tra i finalisti del torneo che hanno sottoscritto l’accordo c’era anche un regular, Alessandro Cenciarini, che si è poi aggiudicato il torneo. Proprio lui ci ha spiegato come è nato questo deal approvato dall’intero tavolo finale.

 

Come è nata l’idea del deal a sette

Cenciarini spiega che il Tavolo Finale del torneo è iniziato con sette giocatori e uno di loro ha lanciato subito l’idea di un deal, che però in prima battuta è naufragata.

“Ci sono stati due tentativi nel giro di pochi minuti, il primo non è andato a buon fine, poi abbiamo giocato un paio di mani e da 15bb sono passato a 20bb, così quando ci siamo accordati definitivamente per il deal ho preso anche di più”

Il regular residente a Calcata spiega di aver sottoscritto l’accordo per un insieme di ragioni, non ultime alcune considerazioni su come il deal avrebbe influito sul gioco degli avversari:

“La struttura era collassata e come se non bastasse gli avversari tankavano veramente tanto a ogni mossa, contribuendo a rendere l’alzarsi dei bui ancora più pesante. Poi c’era una questione di rapporto tra buy-in e premio che ha inciso, perchè prendere 2500€ con 5€ è veramente tanto. In ultimo, visto che il deal lasciava 500€ in più per il primo classificato, ho pensato che dopo il deal i miei avversari avrebbero giocato in modo molto più allegro dandomi un ulteriore vantaggio”

Alessandro Cenciarini

 

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Quando la psicologia funziona

La constatazione di Alessandro si è poi rivelata vera:

“Appena sottoscritto il deal hanno coolerato in tre player, un quarto si è avventurato e ci sono stati due player out. Da cinque left in poi comunque gli avversari sono stati molto più allegri anche se la fortuna di vincere un paio di gire decisive l’ho avuta”

Alessandro spiega che a un certo punto si è quasi sentito in dovere di ricordare in chat agli avversari con cui aveva fatto l’accordo che c’erano ancora 500€ in palio per il vincitore:

“In effetti la teoria secondo cui sarebbero stati più allegri dopo aver fatto il deal si è rivelata vera. Dall’alto della mia bontà ho ricordato ai player meno avvezzi che stavamo giocando per ulteriori 500€ al primo!”

 

E se fosse stato un torneo normal?

Da quanto ci ha detto si capisce che, nella decisione di Cenciarini di accettare l’accordo, ha pesato non poco anche la formula veloce del torneo, che aveva fatto collassare la struttura rimettendo i giochi in mano alla ‘Dea-varianza’.

E se invece che in un torneo turbo Cenciarini si fosse trovato nella stessa situazione a un torneo normal, ovvero coi livelli di una durata maggiore?

“Se fosse stato un torneo normal ci avrei sicuramente pensato di più e sarei stato molto più indeciso se fare un deal o meno, sinceramente non so se avrei accettato”

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