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Nuovo sistema punti per le classifiche POY EPT
La settima stagione dell’European Poker Tour porta una ventata di novità anche per quanto riguarda le classifiche di rendimento per il Player Of The Year e gli altri sette titoli in palio: il nuovo sistema punti si propone di rendere più equo e andare a rispecchiare in modo più preciso il reale valore delle performance dei players.
Il sistema a punti era stato introdotto nel corso della passata stagione, ma aveva subito forti critiche da parte dei giocatori principalmente perché non andava a valutare l’incidenza dell’ampiezza del field e perché una singola vittoria di un evento poteva permettere a un giocatore di portare a casa il titolo.
Lo scorso anno per esempio il titolo andò a Kevin MacPheee, vincitore dell’EPT di Berlino in cui i partecipanti furono 945, che riuscì a prevalere di pochi punti su Maxim Lykov, vincitore dell’EPT di Kyev dove i partecipanti furono solo 296
Il nuovo sistema proposto da Neil Johnson ha superato questa problematica andando a valutare le ampiezze dei field dei tornei: si prenderà il 100% del punteggio solo nel caso il field sia pari a un minimo di 500 players, l’80% nel caso di field minori e il 120% nel caso di più di 1,000 players, mentre nel caso dei side la quota del 100% si avrà per un field compreso tra 40 e 250 players.
Tutti gli eventi con meno di 16 giocatori non saranno valutati ai fini delle classifiche, per evitare ciò che successe nel caso di Shaun Deeb all’High Roller di Kyev; in aggiunta Pokerstars ha deciso di aggiungere la nuova categoria di Heads-Up POY e ha cambiato i criteri per la categoria Online POY eliminando la possibilità di guadagnare più punti vincendo più tickets per lo stesso evento.
Johnson ha invece comunicato che non sarà valutato il valore del buy-in dell’evento, come richiesto da molti players, perché metterebbe in grande vantaggio i vincitori dei due eventi da 10,000$, il PCA e il Grand Final di Montecarlo.