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il 6 Set 2020

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Parla il fresco campione WSOP Nicolò Molinelli: Nessun sogno, è merito di disciplina e studio

Parla il fresco campione WSOP Nicolò Molinelli: Nessun sogno, è merito di disciplina e studio

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Eccola qua, finalmente, l’intervista che tutti stavamo aspettando.

Siamo riusciti a fare due chiacchiere con il grinder 27enne Nicolò Molinelli, fresco vincitore di un braccialetto alle WSOP online.

Molinelli ci ha risposto direttamente dall’isola di Malta dopo una giornata spesa a rispondere a tantissimi messaggi e a riprendersi da una sessione vincente durata circa 20 ore!

Ma andiamo con ordine e scopriamo tutto su un giocatore rimasto troppo a lungo lontani dai riflettori mediatici. Sentite cosa ci ha raccontato lo stesso Nicolò sulla propria carriera:

Non sono uno che ama vantarsi o mettersi in mostra ma stavolta tocca fare un’eccezione. È da circa sette anni che gioco a poker e da tre lo faccio in modo serio e professionale, da quando cioè ho deciso di spostarmi da Milano a Malta per intraprendere la mia avventura sul ‘punto com’ come molti altri italiani.

Siamo in tanti qua, così come ce ne sono alcuni a Vienna. Ho vissuto nel tempo con molti giocatori forti che sono diventati miei amici. Tra i migliori posso citare Shehadeh, Besmir Hodaj, Demetrio Calaminita, Domenico Gala, Ale Siena…

Il mio desiderio è quello di trasferirmi nella capitale austriaca anche per motivi di tasse, ma per ora sono rimasto qua, anche per via del Covid. Questa estate abbiamo vissuto un piccolo lockdown, un po’ in ritardo rispetto agli italiani“.

La grande occasione delle WSOP online

Veniamo a questa stranissima edizione delle WSOP, per una volta giocata ai tavoli online e non a quelli live: “Sarei dovuto tornare a Las Vegas questa estate, dopo l’esperienza dello scorso anno nella quale ho giocato cash game, soprattutto per motivi di tasse. Solitamente non gioco live perché mi dà parecchia noia.

Invece poi ho saputo delle WSOP online e mi sono esaltato. Era la mia grande occasione nel mio habitat naturale. Qualcosa che non capiterà mai più e di cui bisognava approfittare.

Ho giocato tutte le Series online praticamente, contro giocatori da tutto il mondo. Ho creato il nick Paquitooo su BetKings proprio per l’occasione. Il mio nick storico (e più famoso) sarebbe I’MalliN.3lli. L’essere praticamente sconosciuto è stato per me un vantaggio, mentre io a volte sapevo chi c’era dall’altra parte.

Devo dire però che fino all’altro giorno le WSOP erano andate così così. Perdevo 30mila dollari circa. Swing normali se uno gioca ad ABI alto“.

La cavalcata nel People’s Choice Event

Veniamo al torneo del trionfo, iniziato in sordina per Nicolò: “Stavo con gli amici su Skype in una serata come le altre. Solitamente io grindo su 15-20 tavoli ad ABI 250-300. Negli ultimi anni ho un po’ alzato il livello.

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Nel torneo #81 ho avuto a lungo uno stack attorno ai 25-30x. Non di più, non di meno. Un torneo normalissimo, insomma. Stava lì in mezzo agli altri.

Poi mi sono rimasti aperti solo tre tornei, compreso un High Roller. A 100 left questo torneo 81 ha preso importanza. Tutto in realtà è stato semplice nelle fasi finali. Considerate che l’ABI lì è alto ma il field è davvero soft per l’online. Altrove in tornei da 1.000 devi sudare devi sudare per un buio, qui invece te li tirano addosso. Ho overlimpato un po’ di più e mi son preso qualche marginale. Sono salito a 50-60x uncontested e per fortuna i big stack erano passivi. Ho avuto inoltre redraw vantaggiosi; solo un tavolo si è rivelato difficilissimo ma per mezz’ora soltanto. Al final table mi sono presentato con 150 bui e il secondo ne aveva 60“. Nel frattempo Negreanu si suicidava attorno alla 30esima posizione dopo essere stato in testa al count…

Le mani determinanti per il trionfo

Nicolò ci ha raccontato anche un paio di spot interessanti e importanti che risalgono alle prime battute del final table: “Subito sono riuscito a vincere un piatto grosso con un bluffone. Apro 6-4 off da UTG. Gioca SB. Il flop recita K-7-8. Io betto e lui gioca. Turn 7. Ancora bet e call. Asso al river. Io potto e oppo occasionale folda K-10.

Poi c’è stata una mano difficile che ha spostato parecchio. Una mano riportata anche sul blog ufficiale WSOP: “Apre da HJ Pavel Plesuv e c’è un flat. Io squeezo con 10-10 da BB. Pavel 4-betta per 2.2, roba che non si vedeva da 2006. Non posso foldare. Giochiamo 80 e passa bui a testa.

Il flop è 6-7-8 rainbow. Check/callo. Turn 2. Lui fa solo 1/5 di pot. I range percepiti sono forti. Il mio piano era di foldare ma mi regala river. River 10. Donkshowo, non penso che bluffi. Lui folda A-Q“.

E infine l’ultimo aneddoto di cui ci siamo accorti già l’altro giorno seguendo Nicolò: “Durante l’heads up finale è apparso un avviso nel sito. Da lì a 5 minuti sarebbe iniziata una pausa per manutenzione. Per fortuna tutto è finito prima con quella mano con K-8 contro A-Q. Stavo già tiltando. Erano le 10:00 di mattina e stavo giocando dalle 14:00 del pomeriggio precedente. Orari pensati per gli americani ai quali ci siamo dovuti adattare“.

La felicità per il braccialetto WSOP

Come ha vissuto dunque Nicolò il trionfo finale? “È un grande shot, non capita tutti i giorni. Ovvio che son felice, anche se per un vero grinder questo era un torneo come altri. Certo che se mi danno 260 o 240 chili va benissimo. Devo dire la verità, finché non ce l’avevo questo braccialetto non me ne fregava nulla. Ora non è più così. Comunque io non ho mai creduto nella storia dei sogni nel poker. Quello che si raccoglie è tutto merito di disciplina e studio“.

Prima del braccialetto Nicolò aveva shippato al massimo circa 40mila dollari in un torneo online. Lui stesso ribadisce: “Sono riuscito a sfruttare una occasione unica. Non capiterà mai più un torneo da mille dollari con un field pieno di fish. O almeno si spera che finisca questo Coronavirus. Il brand WSOP comunque fa tanto. Questo incontro tra mondo live e online è stata una manna. Sono due giochi completamente diversi per molti aspetti. Ho visto reg che massavano giorno e notte in questo periodo. Io mi sono fatto tutte le Series del ‘punto it’ ma non ci ho dato dentro quanto altri“.

Nicolò sul ‘punto it’ gioca principalmente i buy-in compresi tra 100 e 250 euro: “Tutti quelli che conosco all’estero giocano tra i 300 e i 400. In Italia torno almeno una volta al mese per vedere la mia ragazza“. E allora auguriamo a Nicolò di festeggiare al meglio questo storico braccialetto con tutti i suoi affetti. Sentiremo ancora parlare di lui? Chissà… Intanto le WSOP online hanno ancora qualche bel torneo da proporre…

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