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Un giocatore maleducato e un floorman inadatto: storia di un incidente dalla Poker Room dello Stones Casino, California
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Esistono situazioni, nel mondo del poker, che richiedono l’intervento del floorman, per garantire integrità, correttezza e regolare prosecuzione della partita. Non sempre, però, i floor si trovano all’altezza della gestione di ogni situazione. Anche perché, talvolta, quel che capita ai tavoli è davvero di difficile amministrazione.
Oggi raccontiamo una storia, avvenuta pochissimi giorni fa, allo Stones Casinò di Sacramento, California.
Un giocatore scorretto e maleducato
Siamo ai primi di ottobre, nella poker room dello Stones, in cui il gioco – nonostante il periodo difficile dal punto di vista sanitario – non sembra aver particolarmente risentito.
I tavoli, infatti, risultano quasi tutti al completo, perlomeno nei weekend. In uno di questi si sta giocando l’1-3$ no limit, con otto giocatori al tavolo.
Al posto otto, idealmente alla destra del dealer, siede un giocatore sulla sessantina, che sta vivendo una serata non particolarmente semplice: ha perso tutti i colpi in cui è entrato e non vince una mano da ore. Verosimilmente, è abbastanza in tilt, come lo sarebbe chiunque in quelle condizioni.
Si arriva ad una mano in cui si genera un piatto piuttosto grosso, che risulta conteso da due giocatori (seduti rispettivamente al posto due e al posto cinque). Una serie di rilanci preflop e un’azione frenetica al flop, infatti, hanno scremato il gruppo e lasciato i due players a giocarsi il piatto.
Scende il turn e il giocatore al posto nove, quello che definiremmo “l’anziano tiltato” sferra un pugno al tavolo, e non ha nulla di meglio da fare che allungare la mano sinistra sul muck, sollevare quattro-cinque carte per mostrare al giocatore alla sua destra la mano che egli aveva in precedenza foldato. Del tipo “ma tu guarda cos’ho foldato! Con quel turn avrei chiuso un punto fortissimo”.
Richiamato ovviamente da tutti i giocatori al tavolo e dal dealer, nel riporre le carte nel muck.. queste addirittura si girano.
Quindi la situazione è: ci sono due giocatori che si stanno giocando un piatto piuttosto ricco, e uno che non c’entra nulla nel colpo ha mostrato almeno quattro-cinque carte foldate dal tavolo, di cui (evidentemente) almeno due di queste influenzerebbero enormemente la mano in corso.
Non resta che chiamare il floorman.
Un floorman timido
A mano bloccata, arriva il floor per provare a gestire la situazione. La cosa inverosimile è che il protagonista del misfatto è tutt’altro che pentito, anzi: continua ad essere piuttosto nervoso e a rispondere con una serie di “f-word” ai rimproveri degli altri giocatori.
Sorprendentemente, il floor fa spallucce e non prende alcun provvedimento: la mano deve continuare e i players in gioco possono tener conto delle carte scoperte.
Ma ciò che ancor di più sorprende, è la passività nei confronti del signore anziano, lasciato lì a giocare tranquillamente con le sue scorrettezze.
A nulla servono le proteste del tavolo, che lo vorrebbe allontanato. Qualcuno ipotizza che fosse un “cliente affezionato” del Casinò, e allontanarlo sarebbe stato controproducente per la casa da gioco.
Pur successo dall’altra parte del mondo, ammettiamo di provare un certo fastidio sia per l’atteggiamento del signore in questione, sia per quello del floor, che se ne è lavato le mani.
Siamo certi che, qui da noi, qualcosa sarebbe successo: i nostri floorman si sono dimostrati storicamente molto validi nella gestione di situazioni complicate.
Cosa avreste fatto voi nei panni del floorman? E se foste stati al tavolo (o peggio, nella mano in corso)?