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il 14 Ott 2020

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PokerStars Players Championship 2019: Martini-Rivera, una mano da money scared

PokerStars Players Championship 2019: Martini-Rivera, una mano da money scared

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Pressione. A volte anche il migliore dei poker player si può far schiacciare dal sentimento dettato da una situazione di payout verticale, in cui preferisce optare una mossa strategicamente sbagliata ma – nell’immediato – conveniente per salire uno scalino dell’elenco premi.

Ma è davvero sempre da biasimare? Vediamo cosa è successo al tavolo finale del PokerStars Players Championship del gennaio 2019.

Brutta mano, da condannare o no?

E’ il 10 gennaio 2019. Siamo al tavolo finale dell’evento da 25.000$ No Limit che si disputa all’Atlantis Casinò di Paradise Island, nelle Bahamas. Ci sono 6 giocatori rimasti dell’oceanico field di 1039 iscritti, che hanno formato un montepremi di oltre 26 milioni di dollari.

Il payout, dal primo al sesto, è il seguente:

  • 5,1 milioni di $
  • 2,9 milioni di $
  • 2,1 milioni di $
  • 1,6 milioni di $
  • 1,3 milioni di $
  • 1 milione di $.

Teniamolo a mente, ci aiuterà nella valutazione della mano che stiamo per andare a vedere.

I bui sono 150k/300k, e il chip leader francese Julien Martini (finirà runner-up) apre da UTG a 600.000 con uno stack di circa 26 milioni con Q 5.  Passano tutti e nello small blind la parola va a Marc Rivera, di nazionalità filippina,  qualificato online. Il suo stack è di 8,5 milioni, e tre giocatori -in quel momento- sono molto più corti di lui. Un giocatore, addirittura, possiede solo due big blinds.

Rivera spilla Q Q e opta per il call.

Flop per due: 7 6 7

Rivera fa check, Martini bet 600.000, Rivera call.

Turn: 3

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Rivera check, Martini punta 2,3 milioni. Rivera ci pensa e fa call.

River: 6

Rivera fa ancora check, Martini va in all-in. Dopo sei minuti di riflessioni,  Rivera folda.

Ok, non c’è dubbio che la mano risulti fortemente influenzata da un atteggiamento estremamente money-scared. Sarebbe però ingeneroso condannare senza appello un qualificato online disabituato a giocare certe cifre. Rivera, peraltro, nonostante questo stile passivo riuscirà addirittura a concludere il torneo in terza posizione. Dal suo punto di vista, in quel momento, il fold gli è valso oltre un milione di dollari in più.

Forse la domanda giusta da porre è : pur essendo incredibilmente spaventato dall’uscire in sesta posizione, si poteva ugualmente fare qualcosa di diverso (seppur strategicamente sbagliato)?

L’allin preflop sarebbe stato eccessivo, ma un check raise allin flop o turn sarebbe stato brutto uguale?

Come andava giocata la mano invece se non ci fosse stato questo timore di uscire?

 

 

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