PartyPoker High Roller 2018 Barcellona: Bicknell vs Mateos, un fold difficile in una mano controversa

Nell’economia di un torneo, lo sappiamo, un fold corretto può determinare un posizionamento migliore nella classifica finale.

C’è sempre da chiedersi, però, come quel fold arriva e quali siano i ragionamenti che ci portano a passare quella determinata mano.

In questo caso, risulta davvero difficile capire il thinking-process della canadese Kristen Bicknell: sediamoci al tavolo e tentiamo di capire.

Quale thinking process?

E’ l’aprile del 2018. Siamo a Barcellona, luogo in cui si disputa il PartyPoker Millions, torneo High Roller da 25.500€ a cui hanno preso parte 88 tra i top-pro del poker mondiale.

Il tavolo finale, ovviamente, è di elevatissima caratura, e si lotta per una prima moneta da 700.000€.

In questa mano, i bui sono 150.000/300.000 con ante 50.000. Da middle position la pro canadese Kristen Bicknell, con uno stack di circa 13 milioni, apre a 650.000 con K Q. Sul bottone, il temibile pro spagnolo Adrian Mateos che spilla A K che, con poco meno di 12 milioni, sorprendentemente opta per il call.

I bui foldano e si va al flop:

K 2 10

Parola alla Bicknell, che decide di fare check. Mateos punta 700.000. Bicknell chiama.

Turn: 2

Bicknell ancora check, Mateos bet 2.2 milioni. Bicknell chiama.

River: 3

Bicknell fa check una terza volta. Mateos spara 5,2 milioni. Parola di nuovo alla Bicknell, che pensa tantissimo… e folda.

C’è davvero parecchio di insolito in questa mano: la mancata 3bet di Mateos pre e il check al flop di Bicknell una volta presa la top pair su tutto.

Ma che dire della condotta passiva della Bicknell? Sicuramente ha risparmiato una porzione enorme del suo stack, ma concettualmente il fold ci sta?

Come avreste impostato la mano al posto suo? Concordate con la sua scelta?