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il 5 Nov 2020

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Daniel Negreanu ha vinto il primo round della sfida High Stakes Feud contro Doug Polk

Daniel Negreanu ha vinto il primo round della sfida High Stakes Feud contro Doug Polk

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Ieri notte, nei PokerGo studios del casinò Aria di Las Vegas, ha preso il via la sfida di poker più attesa degli ultimi anni: Daniel Negreanu e Doug Polk hanno giocato dal vivo le prime duecento mani di ‘High Stakes Feud’, sfida cash game in modalità heads-up con blinds 200$-400$ che si sposterà online dopo questo esordio.

Diversamente da tutti i pronostici, che lo danno perdente per la specializzazione dell’avversario nella modalità testa a testa, a uscire vincitore da questo “assaggio” è stato Daniel Negreanu.

Il canadese ha chiuso con un attivo di 116.200$ le duecento mani previste. Sono quasi tre stack per una media di 582,5$ a mano.

A onor del vero, buona parte delle vincite di Negreanu sono arrivate in una delle ultime mani dell’incontro, per una “prepotenza pokeristica” di Polk non andata a buon fine. Vediamo meglio.

 

Fino alla prima pausa

I toni spigolosi letti sui social negli ultimi mesi scompaiono quando i due contendenti si trovano faccia a faccia. Dopo il good luck iniziale i due mantengono toni distesi, soprattutto per merito di Negreanu che davanti alle telecamere mostra il meglio di sè.

Alla primissima mano, dopo aver floppato top pair con K-3 e checkato due strade, ‘dNeg’ piazza una cbet al river e chiama il raise di Polk che ha A-4, per prendere subito un vantaggio di 9.500$.

“Grazie per aver giocato – dice Daniel da perfetto istrione alzandosi in piedi – era un blast, è finita qua. Andiamo via.” Polk ride.

Sei mani dopo il canadese trova colore al turn e checka dietro permettendo a Polk di trovare la doppia coppia river, con cui leada e chiama il call di ‘Kid Poker’ che si porta 19.000$ avanti.

“Quante mani mancano?” chiede col sorriso a Polk che ricambia. I giochi vanno avanti con Negreanu sempre in testa ma a tiramolla. Alla mano numero 93 il canadese trova un colore più alto di Polk al river e si porta avanti di 18 mila dollari. Due mani dopo l’avversario contraccambia trovando al river un colore più alto del suo.

Dopo 125 mani arriva la prima pausa di giornata con Negreanu in vantaggio di 7.150$. Alla ripresa dei giochi la situazione degli stack si ribalta subito con Polk che per la prima volta dall’inizio del match si porta in vantaggio, di 750$ per la precisione.

 

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La mano chiave

Negreanu risale e come accennato, a otto mani dalla fine del match arriva lo spot che ne determina gli esiti.

Polk apre Q-Js, Negreanu tribetta T-6s, Polk chiama. Al flop Negreanu trova due sei per il trips e cbetta small, Polk chiama e punta al turn dopo il check di Negreanu, che ovviamente chiama.

Sulla blank river Negreanu checka, Polk di prepotenza overshova per circa due volte il pot.

Dopo aver chiesto la conferma del count, Negreanu chiama e Polk acquista un nuovo stack per le ultime mani della sfida.

 

Il programma online

Dopo queste prime duecento mani i giochi si spostano online, dove sono in programma altre 12.300 mani: a quel punto, metà delle 25 mila mani previste dalla sfida, il perdente potrà decidere se alzare bandiera bianca, oppure Polk e Negreanu potranno accordarsi se alzare il livello dei blinds per le restanti 12.500 mani.

“So che abbiamo una lunga strada davanti e io scenderò in questa arena che è online e su due tavoli alla volta. Sono super contento di questa partenza – ha detto Negreanu –  Ho giocato bene, ho seguito la mia strategia e ha funzionato al meglio delle possibilità. Per me era davvero importante partire bene. Volevo e voglio rendere questo match competitivo. E’ solo una battaglia, dopo tutto”.

Cosa ha detto Doug Polk al termine delle 200 mani

Laconico il commento di Polk al termine della trasmissione:

“Se vinco è tipo ‘eri il favorito per la vittoria’, se perdo ovviamente è imbarazzante e tipo ‘wow non ci posso credere che ha perso, era il gran favorito. Avrebbe dovuto vincere, è il suo gioco’. Quindi non dirò che è un risultato da incoronare se vinco, ma spero di parlare di cosa succede quando vinco dopo che ho vinto, e non finisco a rimangiarmi le mie parole.”

 

Cosa ha detto Daniel Negreanu al termine delle 200 mani

“Sto affrontando qualcuno che è considerato il migliore del mondo in un certo formato, un formato in cui io sono ancora verde. Se in qualche modo riesco a vincere, direi che aggiungerebbe un sacco alla mia legacy. Ma se perdo è un risultato atteso. Quindi penso che anche se dovessi perdere le persone avrebbero visto che sono salito e ho messo i miei soldi dove stavo con la mia bocca e ho seguito per questa strada fino in fondo, non immagino che qualcuno possa avere una mancanza di rispetto per questo alla fine”

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