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Per Isaac Haxton le registrazione tardive troppo lunghe sono uno dei mali del poker
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Parlando di strutture di tornei, molto ha tenuto banco l’annosa diatriba tra formula freezeout e re-entry.
I puristi del poker da sempre storcono il naso sulla possibilità di effettuare nuovi ingressi: vero, si gonfia il montepremi, ma a chiaro vantaggio dei professionisti con un bel bankroll.
Secondo il pro partypoker Isaac Haxton, una questione che è molto meno discussa della formula re-entry, ma che ha almeno pari importanza parlando di tornei, è la lunghezza del periodo di registrazione.
“Con Party non abbiamo più tornei in cui puoi entrare con meno di 20bb. Mi piacerebbe vederci andare ancora oltre e alzare la soglia a 40bb nella maggior parte dei tornei.”
Nel suo blog da team pro party, ‘Ike’ spiega nel dettaglio perchè la late reg che permette di entrare in un torneo con uno stack di 10bb è un male per il poker. I motivi sono molteplici.
Questione di ‘gamesmanship’
Per iniziare, secondo Haxton, una registrazione tardiva troppo lunga enfatizza le questioni di edge che esulano dal gioco giocato.
Ad esempio chi vuole entrare in tardiva con uno stack di 10bb o meno potrebbe monitorare i seats open del torneo e iscriversi nel momento in cui può massimizzare le possibilità di sedere in late position e minimizzare le possibilità di trovarsi sul big blind.
Oppure, nel momento in cui il grande buio costa il 10% dello stack, c’è chi potrebbe stallare per manipolare i level up nell’ottica della rottura del tavolo.
“Questo tipo di gamesmanship non è per niente divertente e va a svantaggio dei novizi o dei giocatori ricreativi che non sanno queste cose o non hanno interesse a parteciparvi – scrive Haxton.
Gamesmanship è un sostantivo inglese che esprime un concetto articolato e testimonia come il gioco sia nel dna culturale degli anglofoni. Questa la definizione: “capacità del giocatore di vincere (in modo poco sportivo e al limite delle regole del gioco).”
La noia dei push fold
Per il pro di partypoker, inoltre, una registrazione tardiva troppo prolungata rende il torneo meno divertente e interessante.
“Sono un entusiasta dello short stack poker, quando i giocatori di cash game dicono cose tipo ‘il NLHE è interessante davvero solo con più di cento big blind”, io corro subito in difesa dei giochi più shallow. Ma c’è un limite. 30bb va benissimo, persino 15bb è uno stack decente ma una volta che vai sotto 10bb e ogni mano virtualmente è un openpush che può essere chiamato o no, il gioco diventa abbastanza monotono. Quando permetti di entrare con meno di 10bb non è solamente l’ultima ora del periodo di registrazione che viene travolta da questo tedioso gioco ultra-shallow. Persiste anche dopo la chiusura delle registrazioni e a seconda della durata dei livelli del torneo può restare ultra shallow fino alla fine”
Chi gioca dall’inizio è penalizzato
Last but not least, Haxton spiega che le late reg tirate troppo a lungo penalizzano i giocatori che decidono di iscriversi all’inizio del torneo. Entrare sul filo della tardiva può far rosicchiare punti di ROI:
“Entrare quando una percentuale del field ha già bustato aumenta le possibilità di raggiungere almeno un mini cash. Modellando questi ingressi all’ultimo minuto con l’ICM suggerisce che spesso valgono tra il 3% e il 5% di ROI, occasionalmente fino al 10%, giusto come ricompensa per aver aspettato che una buona parte del field ha già bustato prima di entrare nel torneo”.
Secondo il pro partypoker, per i giocatori che si iscrivono all’inizio dei tornei, una tardiva troppo prolungata è una sorta di extra-rake nascosta che vale in ogni formula:
“Questo effetto non è attenuato nei tornei freezeout o con singolo re-entry, è solamente una funzione della durata del periodo di registrazione”.
E i pro si scervellano: più conveniente prendere tutto lo stack ai fish all’inizio del torneo, o entrare alla fine della registrazione tardiva per sfruttare i vantaggi della struttura? Per Haxton sarebbe meglio dedicare le proprie energie solamente al gioco al tavolo:
“Io sono ‘colpevole’ come tutti gli altri professionisti di prendere decisioni sui tornei da giocare e quando entrare sulla base di cosa penso mi possa portare il maggior EV, ma penso di parlare per la maggior parte di noi quando dico che preferirei investire le mie energie nel giocare a poker piuttosto che nel prendere il massimo vantaggio dalle strutture dei tornei. Chiudere la registrazione prima sarebbe un grande passo in quella direzione”