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EPT Barcellona 2018: Marques vs Nurzysnki, massima pressione prima del tavolo finale
La pressione, nel Texas Hold’em, è una delle componenti che rendono affascinante questo nostro amato gioco.
Tante volte, infatti, numerose componenti (in particolare legate alla componente monetaria) spingono i giocatori a fare la scelta sbagliata.
Prima o poi succede a tutti, soprattutto in palcoscenici importanti: vediamo cos’è successo all’EPT di Barcellona 2018, a due passi dal tavolo finale.
Buon fold? O pessimo?
Siamo a Barcellona, in occasione dell’EPT di agosto 2018 da 5300€ di iscrizione.
Vi sono 14 players ancora in corsa per il tavolo finale, sopravvissuti ai 1931 iscritti inizialmente. Il prossimo ad uscire otterrà 78 mila euro, ma i premi del tavolo finale sono estremamente più grandi (con premi milionari per i primi due classificati).
I bui sono 30.000/60.000 , e dal piccolo buio il portoghese Pedro Marques (il cui stack è di 8,1 milioni) completa con A 2. Nel grande buio, il polacco Piotr Nurzysnki, con 4 milioni di stack, fa check con J 4. Pot da 180.000.
Si va al flop:
4 8 4
Marques check, Nurzysnki bet 75.000, call. Pot a 330.000.
Turn:
10
Marques check, Nurzysnki bet 300.000, call. Pot a 930.000.
River:
5
Marques check, Nurzysnki bet 650.000. Marques all-in.
Nurzysnki, col suo trips, entra “in the tank”, e dopo qualche riflessione, folda.
E’ un buon bluff quello di Marques? Secondo noi il turn è il punto focale della mano: con Nurzysnki che punta così forte, di fatto si polarizza o su un 4 o su flush draw. Cosa rappresenta, chiamando, Marques?
Al river, poi, Marques mette massima pressione all’avversario, puntando evidentemente anche sul momento del torneo e sull’imminenza del tavolo finale.
Quali sono le mani che Marques realisticamente può avere e che inducono Nurzysnki al fold?
Nei panni del polacco, che avreste fatto?