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La mano che perseguita Patrick Leonard
Il poker è un gioco pieno di ‘senni del poi’ per tutti: non solo ai giocatori alle prime armi, ma anche ai professionisti più quotati capita di ripensare a una mano fino a farla diventare ‘un tarlo’.
Dopo aver visto le mani che perseguitano Chris Moorman, Vivan Saliba ed Emiliano Conti, vediamo oggi qual è lo spot che è un po’ diventato l’incubo pokeristico di Patrick Leonard.
Il fortissimo torneista, ambasciatore di partypoker, lo ha raccontato in un video che ha pubblicato sul suo canale Youtube. Il titolo e la didascalia sono eloquenti, rispettivamente: “Il fold che mi è costato il braccialetto WSOP e 380.000$” e “ho cercato di dimenticare questa mano per almeno 18 mesi. Ora ho deciso di rivedere il più grande rimpianto della mia carriera”.
La mano
5 left all’evento numero 79 delle WSOP 2019, un 3.000$ NLHE che ha registrato 671 entries e mette in palio una prima moneta di 380.000€.
Blinds 50.000/100.000, con 32bb Leonard ha il terzo stack in gioco e apre 265.000 da utg con JJ.
Da big blind il chipleader Nolet – stack 39bb, tribet-pusha. Leonard chiede il count e va in the tank per un paio di minuti prima di decidere di foldare. Nolet gira un 4. Grazie alla copertura streaming a carte scoperte, sappiamo che l’altra carta era 4: Leonard avrebbe dunque chiamato mettendole all’80%.
Fold galeotto
Nel video Leonard spiega l’immagine che aveva dell’avversario:
“Un regular cash high stakes estremamente aggressivo e smart, sensibile alla sua immagine nel senso che non prendeva gli spot nel modo più ovvio. Per questo non penso che mi andasse sopra forzando molto spesso.”
Davanti alla telecamera Leonard si dilunga in una approfondita analisi della mano, con una spiegazione dettagliata del range che assegnava all’avversario e delle ragioni per cui avrebbe foldato se avesse saputo di trovarsi a flippare contro AK-AQ.
Al termine della analisi Leonard dà in pasto la mano a un software che calcola l’ICM impostando la mano specifica dell’avversario.
Quando scopre che il suo fold con coppia di jack, dati payout stack e la coppia di quattro, è negativo di 42 mila dollari, il britannico accusa il colpo:
“Ho bisogno di un secondo per digerirla… Sapevo che fosse un bad fold, non pensavo lo fosse così tanto. Ovviamente è il peggior scenario possibile che lui qui abbia coppia di quattro contro i miei jack”
I motivi del rimpianto
Per Leonard il suo scivolone in questa mano resta uno e uno soltanto:
“Il mio grande errore qui è stato non tenere nella dovuta considerazione le simulazioni sul future game”
E spiega nel dettaglio perchè questa mano lo perseguita ancora oggi:
“Andando a 70 big blinds dopo aver eliminato un giocatore davvero forte e ritrovandomi con due giocatori con meno esperienza di me e un professionista su cui avrei avuto un grande vantaggio di chips, sarebbe stato davvero un grande spot per me. Molto spesso avrei vinto il braccialetto molto spesso avrei vinto i 380.000€.”
Un professionista come lui comunque è sempre ben consapevole che la condotta della singola mano va sempre inquadrata in un’ottica di lungo termine:
“Al tempo sapete pensavo molto a questa mano. Se avessi chiamato, se avessi tirato quelle chips. Mi sono immaginato cosa sarebbe successo dopo. Resto comunque abbastanza contento del mio fold contro il range con cui dovrei essere contro.”
Per la cronaca, Leonard uscì dal torneo in quarta posizione per 114.000$: torneo e braccialetto andarono al francese Ivan Deyra.