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Un coach eccezionale: Dominik Nitsche spiega ICM
Chiunque giochi a poker da un po’ di tempo ha sentito parlare dello ICM, acronimo di Independent Chip Model.
Ecco la definizione che dà di esso il professionista 888poker Dominik Nitsche:
“L’ICM è un modello che ci aiuta a prendere le migliori decisioni possibili nei tornei di poker assegnando un valore monetario allo stack di ogni giocatore – spiega Nitsche al portale PokerNews.com – Nei tornei non bisogna giocare come a cash: il focus è passare quegli spot marginali e a livello strategico provare a non bustare.”
Quanto serve la matematica?
Secondo Nitsche, per trovarsi a proprio agio con l’ICM non occorre essere dei geni in matematica.
“E’ una questione di esercizio. Come per tutte le cose è l’esercizio che ti permette di migliorare e dal momento che la matematica viene risolta lontano dai tavoli da poker non hai bisogno di essere un genio! Nessuno fa calcoli di ICM precisi mentre gioca”
Nonostante sia un concetto davvero importante nel poker, l’ICM entra in ballo solamente quando le decisioni hanno un risvolto monetario. Per intenderci, nei primi livelli dei tornei di poker l’ICM non entra in ballo. Inizia a farlo dalla bolla premi, ma soprattutto diventa fondamentale ai tavoli finali.
ICM ai tavoli finali
Parlando della importanza dello ICM ai tavoli finali Nitsche mette in guardia:
“E’ il miglior modello che abbiamo ma ai tavoli finali le cose diventano più difficili perchè l’ICM non è perfetto. Se lo seguissimo alla lettera, tantissimi poker pro farebbero errori folli ai tavoli finali. A volte ci possono essere ragioni valide per deviare ma di solito è meglio seguire le indicazioni dell’ICM senza uscire dalla linea tracciata”
Ma il tedesco riconosce che l’ICM influenza tutte le decisioni ai tavoli finali:
“A un tavolo finale non gioco semplicemente il mio stile usuale ‘vinci tutte le chips’, piuttosto mi focalizzo sul giocare il torneo”.
Uno scenario
Per fare un esempio pratico Nitsche ipotizza la situazione di gioco in cui hero è secondo in chips a un tavolo finale e riceve l’openpush del chipleader dopo il fold di due short stack.
“Questa è una situazione in cui non vuoi essere eliminato – dice Nitsche – Invece vedo sempre giocatori con poca esperienza chiamare troppo loose. Quando qualcuno chiama un all-in troppo allegramente si verifica una situazione di suicidio ICM”
Le variabili per decidere se chiamare o meno devono essere le dimensioni di tutti gli stack al tavolo e la struttura del payout.
Fare pratica con l’ICM
Ecco una infarinatura sui calcoli manuali di base dell’ICM
Per capire i risvolti monetari delle decisioni nei tornei di poker, Dominik Nitsche consiglia di calcolare il valore degli stack per ICM su siti come HoldemResources.net, facendo qualche simulazione con diversi payout e stack.
Solo in un secondo momento il pro tedesco consiglia di passare all’uso di programmi come ICMIZER.