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Las Vegas: i casino senza limitazioni di capienza, ma manca il personale qualificato
Una buona e una cattiva news da Las Vegas. Quella ottima è che la battaglia contro il virus sembra a buon punto nella città del peccato, visto che da giugno Casinò, ristoranti, hotel, locali e quanto altro potranno tornare al massimo della loro capienza, senza alcuna limitazione.
Quella meno buona, ma sicuramente migliorabile, è la mancanza di personale qualificato al momento nei casinò di Las Vegas. Nell’ultimo anno, tra pandemia e Lockdown sono stati brucati centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ora che la tempesta sembra alle spalle e con in casinò pronti a ripartire, viene a mancare la parte più importante.
Ma in quel di Sin City sono pronti a scommettere che nel giro di poche settimane, tutto potrà essere risolto. Vediamo cosa ci attende nei prossimi giorni a Las Vegas, ricordando che da settembre scattano le WSOP 2021 dal vivo.
Las Vegas: si torna alla normalità
14 mesi dopo il buio, Las Vegas torna a rivedere la luce. Il peggio è alle spalle, merito anche della vaccinazione di massa negli USA, con oltre 200 milioni di americani che hanno ottenuto il vaccino. Nel solo Nevada, il 94% della popolazione avente diritto ha già completato la prima dose e oltre il 60% ha ricevuto anche la seconda. Insomma un’operazione mastodontica e necessaria per tornare alla vita di tutti i giorni.
Non sono da meno i Casinò di Las Vegas, con il Wynn Casinò in testa a tutti: basti pensare che l’88% del personale ha già completato il percorso vaccinale e questo permette alla struttura di anticipare i tempi. Infatti il Wynn sarà la prima casa da gioco della città a riaprire senza alcuna limitazione di capienza.
Fino ad ieri i casinò lavoravano al 50% della capienza massima e da oggi il Wynn non avrà più alcun limite da rispettare sotto questo profilo. Non solo, ma verranno tolti anche i pannelli in Plexiglas tra un posto e l’altro, sia ai tavoli da gioco del Casinò e sia per quelli della poker room. Ovviamente i giocatori dovranno continuare a portare la mascherina e igienizzare più volte le mani.
E’ però un passo davvero decisivo per tornare alla normalità. Se il Wynn anticipa i tempi, per tutti gli altri casinò l’abbattimento di limiti di capienza e delle barriere divisorie avverranno a giugno. E lo stesso vale anche per ristoranti, cinema, locali, hotel, centri benessere e per le aree concerto. Unico obbligo, come detto, indossare la mascherina.
Las Vegas: lavoratori cercasi
Se Las Vegas può esultare per questo risultato straordinario, allo stesso tempo non mancano preoccupazioni in città per la forza lavoro. Ad oggi il numero di dipendenti è inferiore alle richieste e soprattutto (specie nei Casinò), manca personale qualificato.
Quasi un paradosso a prima vista, ma che ha invece delle motivazioni valide. In primo luogo, il Lockdown della scorsa primavera ha bruciato una quantità mostruosa di posti di lavoro. Il secondo aspetto da non sottovalutare sono le riaperture dello scorso giugno, con una quantità di visitatori nettamente più bassa del solito. Infine, le restrizioni che fino ad oggi hanno segnato la vita dei casinò e di tutti gli altri settori.
Di conseguenza se fino ad ieri bastava un numero inferiore di personale, da oggi si torna ad aver bisogno di una “mano d’opera” nettamente più importante. Dagli Hotel ai ristoranti, dai locali all’intrattenimento e fino ad arrivare ai casinò. Un numero di lavoratori che appare destinato a salire anche in vista della riapertura totale dei voli aerei verso Las Vegas anche dagli altri Continenti.
Tutto questo è dimostrato anche dal tasso di disoccupazione. Lo scorso marzo negli USA era 6.8% e in Nevada toccava quota 8.1%. Già ad aprile in Nevada è sceso al 7.5% e le previsioni parlano di un altro punto percentuale in meno per il mese di maggio. L’obiettivo è quello di arrivare a luglio con un numero altissimo di lavoratori e che il dato possa tornare a quello pre-covid.