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Bill Perkins: Ho fatto passi da gigante nel poker, ora non ho paura di nessuno
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Cosa sappiamo di Bill Perkins? Beh, è un businessman, ha una propensione per le prop bet, ha vinto 5 milioni e mezzo secondo Hendon Mob, ma in solo 10 risultati e senza tenere conto di quanto abbia speso in buy-in.
In effetti Perkins non gode di grandissima fama come poker player, tanto è che nella Galfond Challenge la side bet è di $250.000 per Perkins e un milione per Galfond.
Di recente Bill ha affrontato Doug Polk in una sessione HU cash game da circa 1.600 mani, uscendone sconfitto per circa $240.000.
Questo incontro serviva come preparazione per una challenge heads-up contro Landon Tice dal folle handicap di $720.000, cifra minima che Tice dovrà guadagnare per uscirne vincitore.
Perkins però ci si sta mettendo d’impegno, e sembra essere assolutamente sicuro di sé e del suo gioco, come spiega in un’intervista con Remko Rinkema insieme al coach Matthew Gonzales
Perkins: “Non lo so se sono pronto per Landon, ma mi sento bene pensando ai miei progressi. Sto migliorando giorno dopo giorno. Ho deciso di sfidare Doug per fare un po’ di pratica, Doug mette molta pressione e ha alcune cose in comune con Landon in questo. Volevo giocare contro qualcuno che fosse molto bravo in quello stile e vedere come ero capace di reagire.”
Gonzales: “Direi che Perkins è un uomo completamente diverso rispetto anche a solo due mesi e mezzo fa. Abbiamo lavorato più in questo mese e mezzo che negli ultimi tre anni, quindi per la prima volta posso dire che si sta davvero impegnando.”
Remko chiede quindi a Matthew Gonzales di classificare le skill attuali di Bill Perkins, chiedendo in quali livelli potrebbe essere competitivo.
Gonzales: “Io non confronto direttamente gli stake alle skill, ma direi che Bill può battere i reg del $10/$20 abbastanza facilmente, e potrebbe essere competitivo al $25/$50 ora. Non vorrei che il pubblico dia troppo peso a queste parole perché ci sono molte variabili. Però il $10/$20 lo può battere di sicuro”
Perkins: “Devo essere in quello stato mentale dove ho desiderio di competere. Se giochiamo $1/$2 non significa niente ma posso incazzarmi lo stesso. Quando facciamo hand review mi arrabbio se faccio la cosa sbagliata anche se ottengo il risultato giusto. Mi ci metto d’impegno, studio le differenze, cosa avrei fatto con stack più grandi eccetera.
Ma quanto è realmente forte Bill Perkins oggi? Per rispondere spiega gli errori che ha già compreso e sistemato:
Gonzales: “Per chi è ai primi passi nel poker ai low stakes, ci sono diversi errori che si possono fare nel poker, e capirne le differenze è di importanza vitale per eccellere.”
Perkins: “Esatto. Abbiamo eliminato moltissimi errori che impattavano direttamente sull’ev, cose che non faccio più e ora dico a me stesso ‘Ma che c***o stai facendo?’ quando li vedo. Poi c’erano errori sulle frequenze. Non è che solo perché hai gutshot e un’overcard puoi check-raisare ogni singola volta, devi farlo con certe mani. È un po’ avere qualcuno che controlla la tua aggressività naturale.
Hanno esaminato il mio gioco al microscopio. Tutti gli spot rilevanti, dove sono sbilanciato e perché, e mi hanno aperto la mente.
Parlando di quanto sono bravo… Dipende da chi si presenta davanti a me, quanto è alta la mia motivazione. Ma la mia comprensione del gioco è aumentata in maniera incredibile. Ai livelli più alti. La messa in pratica sta arrivando. Quindi… mi sento bene. Non ho davvero paura di nessuno.”