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Tom Dwan vuole giocare una sfida heads-up contro Phil Hellmuth e una contro Phil Ivey
Tom Dwan è pronto a lanciarsi nella mischia delle sfide heads-up.
Niente a che vedere col vecchio challenge online contro Dan ‘jungleman’ Cates, peraltro ancora incompiuto.
In un intervento nel podcast ‘No Gamble No Future’ di PokerGo, Dwan ha rivelato che doveva essere lui a sfidare Phil Hellmuth nel challenge ‘High Stakes Duel’ dopo la vittoria di Poker Brat contro Antonio Esfandiari.
Non solo: il professionista statunitense sogna una sfida contro ‘sua maestà’ Phil Ivey nel prossimo torneone heads-up in arrivo a metà giugno. Vediamo meglio.
Il ‘furto’ di Negreanu
Tom Dwan ha rivelato che in realtà nel secondo round High Stakes Duel doveva essere lui e non Daniel Negreanu a rivestire il ruolo di sfidante di Phil Hellmuth dopo il cappotto rifilato da quest’ultimo ad Antonio Esfandiari:
“Eravamo seduti a un tavolo di High Stakes Poker, con Phil abbiamo parlato e in base alla sua risposta credevo che sarebbe stato il mio turno di sfidarlo. Poi è arrivato Negreanu che mi ha rubato il posto ma Hellmuth lo ha punito per questo – ha detto Dwan facendo dell’ironia sul ‘furto’ del canadese ai suoi danni.
Singolare, inoltre, la situazione in cui Tom è venuto a sapere che non avrebbe sfidato Hellmuth: “Eravamo ubriachi con Phil a San Francisco, lì ho scoperto che non avrei giocato contro lui e un po’ me la sono presa”
Se Hellmuth dovesse rifilare un secco tre a zero a Negreanu nel round in programma il prossimo 23 giugno, quindi, Dwan sarebbe il primo della lista a dare l’assalto al campione imbattuto High Stakes Duel.
La sfida in arrivo con Phil?
Se invece dovesse vincere Negreanu la posta in gioco salirà, anche se Tom Dwan crede che il format sia strutturato in modo da non eccedere un determinato buy-in:
“Per il format non credo che le sfide High Stakes Duel arriveranno a un buy-in superiore a 800.000$, che è comunque abbastanza alto sia chiaro. Dopo il quarto round basta vincerne due di fila per diventare campione e portare a casa il premio”.
Dwan comunque non crede che questo filotto di successi riportato da Hellmuth sia dovuto a qualche abilità particolare del quindici volte campione WSOP:
“C’è chi ha parlato di ‘magia bianca’ o di follia pokeristica, ma non credo affatto che Phil vinca per queste ragioni”.
Il sogno dell’altro Phil
Ma non c’è solo Phil Hellmuth nei pensieri di Tom Dwan. Nel corso del PodCast infatti ‘durrrr’ ha anche parlato del WPT Heads-Up Championship in programma dal 18 al 22 giugno.
Tra la lista dei partecipanti al torneo heads-up da 25 mila dollari di buy-in, infatti, c’è anche un certo Phil Ivey ed è naturale che una sfida tra i due super-pro sarebbe carica di suggestioni. Tra i confermati ci sono anche Brad Owen, Nick Schulman e Landon Tice.
Gli scontri probabilmente si svolgeranno in parte online e in parte dal vivo probabilmente a Cabo San Lucas, località messicana in cima alle preferenze dei giocatori americani. L’entusiasmo con cui Dwan parla delle sfide in arrivo testimonia il suo rinnovato interesse per il poker:
“Nell’ultimo anno sono stato a Hong Kong sette mesi senza giocare a poker, poi sono tornato negli Stati Uniti per registrare High Stakes Poker e poi alle Hawaii con Rick Salomon a surfare qualche buona onda. Il mio livello di eccitazione per il poker è tornato a salire, ora mi sento meglio e spero che continui così. C’è stato un periodo di sette o otto anni in cui il poker è sceso inesorabilmente, le cose sono cambiate ma il poker online ha sicuramente dei problemi: le aziende devono innovare per stare al passo coi tempi e risolvere problemi come i bot e le reti neurali”.