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L’exploit di Matteo Cirillo allo SharkBay San Marino, con parole sue
Ok, la prima posizione è arrivata con un deal allargato a sei.
Ma non per questo la vittoria di Matteo Cirillo allo SharkBay San Marino è meno importante.
In primis perché era il torneo della ripartenza del poker live per i giocatori italiani. Molto di più perché all’ombra del Monte Titano il 30enne milanese, che gioca a poker da dieci anni “ma mai in maniera professionale, solo come hobby vincente”, ha centrato il più grande shot in carriera lasciando alle spalle giocatori navigati come Andrea Benelli e i grinder online Michele Guerrini e Mauro Tranchedone.
Oggi pomeriggio Matteo ci ha raccontato l’esperienza mentre era in viaggio in direzione Sanremo assieme all’amico Antonio Barbato (foto sopra).
Un Day3 a suon di tribet
Cirillo ha fallito il primo flight dello SharkBay conquistando l’accesso al Day2 in extremis. Da lì la strada è stata più semplice anche grazie alla giusta dose di aggressività:
“Sono arrivato a San Marino per gli ultimi due flight e sono riuscito a imbustare all’ultimo flight turbo con uno stack discreto. Idem il day2, abbastanza in scioltezza. Al day 3 ho giocato in maniera piuttosto aggressiva, ho tribettato parecchio e ovviamente le volte che avevo le carte i miei avversari hanno pagato dazio!”
Un esempio di come le tribet lo abbiano ripagato:
“Alla terza 3-bet un signore mi 4-bet pusha coppia di nove con 40bb di stack, io stampo con KK e da lì diciamo che il torneo si è messo in discesa e sono salito verso la cheapleading”
Un field tosto
Andando avanti le cose si sono complicate, ma non per questo Cirillo ha rinunciato a fare il suo gioco:
“A tre tables left il field si era più scremato ed era composto da più regular. Ero al tavolo con Michele Guerrini, Nicola Angelini, Giovanni Giudice e Andrea Benelli ma nonostante tutto sono riuscito a gestire bene la late stage e mi sono ritrovato al Final Day con un bel distacco dai miei avversari. Li diciamo che ho incominciato veramente a crederci.”
Prima di ieri lo shot più grande del milanese, che nel database Hendon Mob accumula vincite in tornei live per 49.500$, era una vittoria da 20 mila euro a un evento Red Shark del casinò di Campione nel 2016.
Per ritoccare il proprio record gli sarebbe bastato un terzo posto. Niente di proibitivo, anzi, considerando che all’inizio del Final Day, con dieci left, Matteo aveva nove milioni di chips contro i sei del diretto inseguitore Luca Del Beato e i tre milioni del quarto nel chipcount Michele Guerrini.
Il tavolo finale
Dopo quattro eliminazioni è arrivato il deal per ICM che gli ha consegnato la vittoria. Fino all’ultimo Matteo ha continuato a mantenere la sua linea:
“Per il tavolo finale ho cercato sempre di mantenere la mia condotta aggressiva, tanto che proprio all’inizio del final table ho piazzato una triple-barrel in bluff contro il secondo in chips, che ha passato. ”
Riguardo al deal Matteo dice che gli sarebbe piaciuto continuare a giocare, ma la ragione ha prevalso:
“La struttura era ormai collassata, io ero chipleader con uno stack di 25bb e il più short aveva 7bb. Era veramente diventato un sit ingiocabile. In realtà d’istinto avrei preferito giocare ma ragionando lucidamente il deal era la miglior decisione da prendere. Appena ci siamo accordati il torneo è finito sei left senza giocarlo e io mi sono aggiudicato il trofeo”
A tutto live
Trofeo che come scritto sopra è ora in viaggio assieme a Matteo con destinazione Sanremo. Sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria, Matteo ha già un programma definito delle sue prossime tappe live:
“Dopo Sanremo ci sarà Rozvadov mentre a luglio è in arrivo l’IPO!”