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Su le mani per questo bluff a 3 left di Stephen Chidwick su David Peters!
Timing, matematica, lettura della situazione…
Le variabili da cui dipende la buona riuscita di un bluff a poker sono molteplici. Un’altra che non abbiamo menzionato riguarda l’avversario: più è forte, più sarà difficile bluffarlo.
E questa è la ragione per cui è particolarmente interessante la mano che andiamo a raccontare. Ad affrontarsi solo gli attuali numero 6 e numero 7 della All Time Money List, rispettivamente Stephen Chidwick e David Peters, rispettivamente 35 e 34 milioni vinti in tornei di poker dal vivo.
La situazione
E’ in corso l’evento numero 7 dello US Poker Open organizzato dal canale streaming PokerGo, 26.000$ NLHE.
Oltre ai due top player appena menzionati, in gioco c’è anche lo statunitense Sean Winter, non troppo conosciuto dalle nostre parti ma comunque vincitore di oltre sedici milioni di dollari in tornei live.
Nel momento in cui arriva la mano Winter ha uno stack di 810.000 chips su blinds 30.000-60.000 con bb ante. David Peters ha 2 milioni 430 mila chips, Chidwick è il chipleader con 3 milioni di stack.
Il terzo posto paga 175.000$, il secondo 262.000$, al vincitore oltre al trofeo spettano 400.000$. Ricordate questi numeri per dopo.
La mano
Dopo il fold di Winter da bottone, Peters completa da small blind con A4, Chidwick da big blind spilla 84 e rilancia a 210.000, Peters chiama.
Flop Q97, Peters check, Chidwick check.
Turn A Peters check, Chidwick bet 325.000, call.
River T Peters checka molto velocemente, Chidwick va all-in. Peters entra in the tank, usa due time extension da 30 secondi ciascuna prima di decidere di foldare la best hand.
Quando perdi una battaglia ma vinci una guerra
La giocata di Chidwick è un condensato di sapienza pokeristica. Per capire bene il suo raise in isolation sul complete di Peters, sarebbe fondamentale sapere la history che si era creata al tavolo in quel momento.
Di sicuro al river il fortissimo inglese piazza l’unica azione che può fargli vincere la mano. Dietro quell’all-in, ovviamente, ci sono considerazioni ICM: il call da dentro o fuori, cui è chiamato Peters al river con la sua top pair, è di quelli che possono spostare belle montagne di dollari, visto anche lo short stack del giocatore che è fuori dalla mano.
Peters opta per la linea conservativa e anche se nell’ottica della singola mano, a carte viste, la sua decisione di foldare potrebbe risultare errata, allargando il raggio ne esce sicuramente rivalutata.
Dopo questa mano infatti Peters continuò a macinare poker senza porsi il dubbio di cosa avesse l’avversario. E alla fine, dopo l’eliminazione di Winter in terza posizione, l’americano regolò Chidwick in heads-up andando a vincere il torneo.
Il video
Ecco il video del super-bluff di Chidwick ai danni di Peters.