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La mano decisiva per la vittoria IPO Liechtenstein di Matteo Sarais
Di solito nei tornei di poker la vittoria finale passa sempre da una mano chiave, che sia un coinflip vinto in bolla final table, una triple barrel in bluff andata a segno o un hero-call particolarmente coraggioso.
Nella cavalcata per la vittoria dell’IPO Liechtenstein di Matteo ‘sgrillex’ Sarais, la mano decisiva è arrivata nel testa a testa conclusivo.
In quel momento lo specialista si è trovato in una situazione in cui, se chiamato, avrebbe messo a repentaglio la sua tournament life, con più possibilità di essere eliminato che non di restare nel torneo.
L’azione completa della mano
Su big blind 250.000 Sarais apre 520.000, Eggenberger 3betta 1,6 milioni, l’italiano 4betta a 3,9 milioni.
Eggenberger non ci sta e 5betta a 8,8 milioni. Matteo manda resti per 17 milioni e lo svizzero folda per restare con 13-14 milioni di chips.
Che carte avevano i due giocatori?
Se avesse chiamato con A-Q Eggenberger avrebbe dominato Sarais: Matteo aveva A-7!
Questione di history
Da quanto ci ha detto nella intervista post-vittoria, Mattia sapeva che se l’avversario avesse chiamato si sarebbe trovato male:
“Sapevo che se mi avesse chiamato e non avessi preso la mia sarei uscito. Ci stavamo scannando da un po’ in heads-up, io ero salito, poi lui aveva recuperato, un bel andirivieni di chips. Con questo ragazzo qua c’era una bella history perché oltre al final table lo avevo avuto tutto il day3, La sua 5bet non mi ha convinto molto, avevo asso blocker, mi son sentito di giocarla così. Ha anche 5bettato abbastanza velocemente, proprio no,”
Contro un flat…
Sarais spiega più nel dettaglio l’indicazione della history contro l’avversario:
“Sapevo che aveva una mano forte, assolutamente, però questo ragazzo qua quando aveva una monster tendeva sempre a flattare su fourbet, con QQ+ avrebbe flattato e basta per farmi speware. Fino a quel momento aveva flattato J-J e Q-Q e in una di queste mani aveva buttato fuori un avversario. Quando era top range tendeva a flattare, figurarsi in heads-up che nn c’è nessun altro in mezzo… Se avesse avuto mostri avrebbe flattato e il pot sarebbe stato 9 mln – metà del mio stack. Una mano decisiva”.
Tanta fold equity
Sarais sapeva che l’avversario avrebbe messo sotto molto spesso, ma non pensava che avrebbe potuto mettere sotto addirittura A-Q!
“Sapevo che comunque con A-J e A-T quel tipo di giocatore le avrebbe stracciate al 90%, sinceramente con A-Q col senno di poi non so se poteva chiamare, sapevo di far foldare tutto o quasi, A-Q è proprio borderline ma la mia action era veramente veramente forte, fino a quel momento 6bet all-in non c’erano state infatti lui ha passato all’istante, praticamente.”
Foto: PKLive360.net