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Parere del Consiglio di Stato – Reazioni delle Federazioni
Ecco le prime reazioni dei presidenti delle Federazioni di Poker Italiane alla notizia della pubblicazione del Parere del Consiglio di Stato
Domenico Tresa (Italian Rounders): “Pronti a scendere in campo contro queste regole!”
“Siamo stati i primi a dare vita al movimento associativo in Italia, quando ancora le altre federazioni non esistevano e sappiamo benissimo cosa voglia dire per un club andare avanti con le regole che lo Stato potrebbe approvare“.
“La mia associazione è pronta a scendere in campo nel caso vengano confermate queste regole (tetto massimo per i tornei locali fissato a 30 euro ndr). Faremo tavoli di lavoro e altre occasioni di confronto per riaprire la partita. E? fondamentale alzare i costi di iscrizione intorno ad una cifra che consenta ai club di sostenere le proprie spese di gestione“.
“Il calendario del poker sportivo dovrebbe prevedere al massimo 6 eventi di livello nazionale così da distanziare un paio di mesi un torneo dall’altro e creare l’aspettativa giu sta tra i giocatori perché quello che si organizza abbia i veri connotati di un evento“.
Aduani (FIPOS): “Il decreto ministeriale è una minaccia per le associazioni”
“Il poker sportivo come lo intendiamo noi è basato sulla sportività e sulla socializzazione. L’obiettivo finale è arrivare primi, ma per gioco, non per la vincita. Il mondo dell’online, tanto più in modalità cash game, non ci appartiene, non c’è nulla di sportivo”.
“Le nostre sono tutte associazioni dilettantistiche, certo è che la prossima circolare in arrivo rischia di mettere tutti sullo stesso piano, fissando ad esempio un tetto massimo di iscrizione assai basso e
che non consente di rientrare nelle spese, anche per chi, come noi, non organizza tornei per fini di lucro ma solo per divertirsi“.
AGIPRONEWS