Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Cosa ha detto Poker Brat dopo il sedicesimo titolo World Series Of Poker
Una gioia indescrivibile, di quelle che ti portano alle lacrime.
L’esultanza di Phil Hellmuth dopo la vittoria del sedicesimo braccialetto WSOP ha riservato emozioni palpabili.
Al termine del vittorioso testa a testa contro Jake Schwartz, il giocatore più braccialettato di sempre si è lasciato andare all’abbraccio degli amici e poi è esploso in un pianto liberatorio (foto in basso).
Una volta ricomposto, Hellmuth si è concesso ai microfoni di PokerNews per la rituale intervista al campione. Ecco cosa ha detto.
Il bello del Deuce to Seven
Subito dopo aver stretto la mano all’avversario Hellmuth ha cercato la moglie Katherine e si è rivolto a lei:
“Cosa ti avevo detto tesoro? Ho sempre voluto vincere un braccialetto a 2-7”
Ai microfoni ha poi spiegato perché questo è il braccialetto per lui più ambito:
“Mia moglie è stata a un centro benessere per due settimane e si è persa la mia diatriba e due tavoli finali. Ma si meritava una pausa. Volevo vincere un braccialetto deuce to seven dagli anni 80 perché era il braccialetto più cool da vincere. E’ uno dei tornei in cui Chip, Doyle e gli altri grandi pokeristi davano il meglio. Ho lottato così a lungo e così duramente per questo braccialetto da migliorare il mio gioco sempre di più.”
Read fuori dal comune
Secondo Hellmuth questo braccialetto è arrivato soprattutto per la straordinaria capacità di leggere gli avversari che ha espresso nel corso di tutto il torneo:
“Ho lavorato davvero duramente e ora conosco tutti questi trucchetti dagli anni 80. E’ una sensazione davvero bella. Sembrava che capissi cosa avesse ogni avversario a ogni mano, e quella abilità di lettura si è tradotta bene per me. Mi sono sentito sfortunato ai tre tavoli finali, dopo essermi messo in una grande posizione, e credo ci sia più skill nel 2-7. Se hai delle belle read puoi fare cose che nessun altro riesce a fare. Puoi fare dei call che nessun altro fa. Mi sembrava di capire cosa avevano gli altri a ogni mano”.
Niente tiltate
Dopo l’uscita decisamente sopra le righe della scorsa settimana, per questo torneo Hellmuth si era ripetuto più volte di mantenere la calma.
“Ho studiato questi giochi per tutta la vita quindi ne conosco bene le dinamiche. Mi ha ucciso il fatto che quando mi stanco mi innervosisco. O vado in tilt e divento nervoso. Sono qui al Rio, è l’una di mattina e sono così stanco. E se gioco qualche mano male sono fuori. Oggi mi sono detto di non tirare fuori improperi o minacce. Ho imprecato un po’ e sono sicuro che le telecamere lo abbiano catturato, ma è stato più mellow, probabilmente perchè l’altro giorno mi sono spinto davvero troppo oltre”.
E ora day off
E ora Hellmuth vuole ancora di più:
“C’è tanta skill nei tornei. Vincere nei mixed games è più difficile. Se riuscissi a vincere quattro o cinque braccialetti a eventi mixed direbbe tanto della mia legacy. Penso che giocherò un mucchio di partite al livello più alto del mondo ora”.
Ma prima, per il sedici volte campione del mondo, c’è qualche giorno di meritato riposo.
“Probabilmente mi prendo due giornate off. C’è un grande torneo che voglio giocare lunedì o martedì ma credo di prendermi una giornata off”.
Foto: PokerNews