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Negreanu ed Hellmuth: attacco frontale al regolamento POY WSOP
La classifica del Player of The Year, lo sappiamo, è quella graduatoria che stabilisce quale sia stato, nel corso dell’anno, il giocatore migliore delle World Series of Poker. Ad ogni giocatore, infatti, vengono attribuiti dei punti secondo un complesso algoritmo che tiene conto dei suoi risultati, tenendo presente quale sia la complessità di ogni evento partecipato, il numero dei partecipanti, il buy-in e molto altro ancora.
La classifica POY, nel tempo, ha premiato giocatori come Daniel Negreanu (due volte), Jason Mercier, Shaun Deeb e molti altri. Nel 2019 (ultimo anno delle WSOP) vinse Robert Campbell, grazie a due braccialetti, 6 final tables e 13 piazzamenti ITM.
Quest’anno la lotta è apertissima, con almeno 10 giocatori (ad oggi) in grado di concorrere per l’ambitissimo riconoscimento, che nel mondo pokeristico vale quanto un braccialetto. Uno dei players ad essere un serio candidato al POY è Phil Hellmuth, che però negli scorsi giorni ha polemizzato enormemente con il sistema di attribuzione dei punteggi. E le sue parole non sono cadute nel vuoto, tanto che Daniel Negreanu (anch’egli in corsa per il POY) si è trovato d’accordo col “Poker Brat”.
Le polemiche di Hellmuth sul POY
Nella giornata di lunedì, Phil Hellmuth ha scritto una serie di tweet che criticavano pesantemente il meccanismo di attribuzione dei punteggi, prendendo in esame l’attuale situazione di classifica. Allo stato attuale delle cose, la classifica recita:
1 Anthony Zinno 2,627.88
2 Jake Schwartz 2,614.45
3 Phil Hellmuth 2,598.59
4 Shaun Deeb 2,518.89
5 Ari Engel 2,379.41
6 Ben Yu 2,226.17
7 Ryan Leng 2,110.05
8 Jeremy Ausmus 2,080.80
9 Dylan Linde 2,053.09
10 Daniel Negreanu 2,004.86
Hellmuth spiega come, secondo lui, il POY dovrebbe premiare solo chi conquista braccialetti o final table, non capendo come Shaun Deeb possa essergli vicino dopo aver conquistato due final table, rispetto a lui che invece ne ha conquistati cinque. Inoltre, le WSOP Online non dovrebbero avere peso su questa classifica, a suo dire.
Polemiche forse giuste, timing però da rivedere: fino a pochi giorni fa, infatti, il “Poker Brat” era in testa alla classifica e all’epoca nessuno disse nulla.
Negreanu: “concordo con Hellmuth!”
Nell’episodio di martedì del suo vlog, Daniel Negreanu riprende in mano la questione, affermando di come da anni egli stesso abbia avanzato delle proposte per mutare il meccanismo, trovandosi quindi pienamente d’accordo con Phil Hellmuth. Daniel, infatti, suggerisce che vi sarebbero almeno cinque modifiche da effettuare:
- Limitare gli ITM che contribuiscono al punteggio ai migliori 8: In questo modo, i risultati a premio ne beneficerebbero in termini di qualità. Infatti, è successo in svariate occasioni che per ottenere qualche punto in più nella classifica POY, alcuni players preferissero “morire” di bui in qualche evento con il solo scopo di scalare qualche posizione; altri, invece, hanno iniziato a partecipare massivamente ad eventi minori, per cercare l’acuto. Se si tenesse conto solo degli 8 migliori incassi, tutto questo non succederebbe.
- Rivedere la formula dei premi ai tornei: con questa affermazione, Daniel sostiene che l’attribuzione dei punteggi sia anche da combinare con la formulazione dei premi negli eventi, dal momento che “schiacciando” un po’ i premi verso l’alto, i punteggi POY ne trarrebbero giovamento.
- Maggior valore agli eventi da 10k di buy-in o più: Secondo Negreanu, è molto più difficile primeggiare in un evento da 100 giocatori con 10 mila dollari di buy in che non in un evento minore da mille dollari di iscrizione. I Championship, quindi, meriterebbero un sistema di punteggio che riconosca questa oggettiva difficoltà.
- Cap del field a 8.000 partecipanti: Questa affermazione, non valida nei fatti in questo 2021, è stata pensata dopo aver visto il Colossus del 2017 aver avuto oltre 20 mila iscrizioni; giusto premiare in termini di punteggio POY il vincitore, meno giusto dare fior di punti a chi è arrivato ITM in un torneo del genere.
- Obbligo di vincere un braccialetto: Vuoi vincere il POY? Devi aver vinto almeno un braccialetto nel corso dell’anno. Il vincitore assoluto deve essere il migliore, e dovrebbe aver vinto almeno un titolo mondiale. Sarebbe brutto se un giocatore dell’anno avesse fior di piazzamenti ma nessun acuto.
Di sicuro, ormai le polemiche di Hellmuth e Negreanu non sortiranno alcun effetto sulla classifica del POY di questo 2021; tuttavia, il pensiero dei due fuoriclasse a Las Vegas conta enormemente: vedremo se, a partire dal 2022, questi suggerimenti porteranno ad una effettiva modifica del regolamento sul giocatore dell’anno.
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