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Le cinque mani di poker più incredibili del 2021
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A suon di fold, call, raise e all-in un altro anno pokeristico ci sta salutando.
Per noi amanti delle due carte il 2021 è stata una annata atipica, sulla scorta di quanto successo nel 2020.
Ma nonostante le difficoltà, ai tavoli verdi lo spettacolo non è mancato: ecco le mani più incredibili giocate negli ultimi 365 giorni.
Il fold di Doug Polk
Questo 2021 ha visto la sfida heads-up tra Daniel Negreanu e Doug Polk, ma lo specialista statunitense ha fatto parlare soprattutto per l’esordio ad High Stakes Poker.
Nella sua prima uscita al celebre format tv, in una mano contro Phil Hellmuth, Polk ha messo sotto T7 su flop J98! Vero che l’overpush avversario poteva far suonare un campanello di allarme ma foldare scala second nuts al flop è cosa per pochissimi eletti. Non a caso il fold è stato subito definito come il migliore mai visto a High Stakes Poker.
Quads vs overquads al Main Event WSOP
Sei al day 3 del torneo più giocabile e importante del mondo, entri in gioco con coppia di quattro e floppi full, al turn arriva un altro quattro per il quads, al river rilanci e quando lui annuncia all-in già ti vedi a impilare le sue chips…
Per poi restare di sale alla vista dell’overquads che ti obbliga a salutare il torneo: senza il minimo dubbio ricorderemo a lungo l’eliminazione di Chang Liu dal Main Event WSOP 2021.
Guilbert folda AKs 4 left
Foldare AKs contro il chipleader che pusha tutte le mani quando il torneo è a 4 left e sei il più short. L’azione di Yohan Guilbert al tavolo finale del 25k Super High Roller Bowl di settembre è condannata dalla bibbia dei regular, oltre che dalla matematica alla base dell’ICM.
Ma il fortissimo francese con trascorsi italiani ha spiegato la sua decisione senza troppi patemi, restandone convinto anche a posteriori. Del resto avere fiducia nei propri mezzi, senza curarsi troppo di quel che pensano gli altri, è uno dei sette comandamenti di Patrick Antonius per i poker pro. Ma questo fold continua a lasciare a bocca aperta.
Negreanu su Hellmuth KK>KK in allin preflop
Questa mano merita un po’ per i due protagonisti, un po’ perché sintetizza lo spirito del nostro amato gioco. Quando due giocatori vanno all-in con la stessa coppia, ciascuno ha il il 2% di possibilità di vincere la mano: 96 volte su 100 quindi lo showdown si conclude con uno split pot.
A trovare il colore con la sua coppia di re per schiantare quella avversaria è stato Daniel Negreanu durante una delle sfide “high stakes feud” giocate contro Phil Hellmuth. In passato, a onor del vero, abbiamo già visto mani simili se non ancora più dolorose, a iniziare dalla ‘madre di tutte le bad beat’ in cui incappò Connor Drinan al Big One For One Drop WSOP, il torneo da un milione di dollari di iscrizione.
Ma lo scoppio rifilato da Negreanu a Hellmuth è emblematico anche perché ci permette di ricordare che nel poker non è mai una rondine a fare primavera: nonostante questa mano il canadese è stato sconfitto da Hellmuth.
Tom Dwan checka dietro full house
Questo 2021 ha anche visto il ritorno sotto ai riflettori di Tom Dwan. Da quanto fatto vedere in numerose dirette streaming a carte scoperte, il super pro statunitense ha smussato le asperità del suo gioco che al tempo contribuirono a renderlo famoso.
Emblematica in tal senso è la mano contro Rick Salomon in cui, dopo aver chiamato al flop il raise avversario, Dwan checka dietro turn e river con AQ su board TQT2T. Sì, Salomon aveva T9!
Immagine di copertina: screenshot PokerGo