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MTT Turbo: la miglior strategia arriva da questi tre passaggi chiave
I tornei turbo racchiudono al proprio interno diverse strategie. Queste varie correnti di pensiero però hanno dei punti in comune. Da qualunque punto si guardano gli MTT Turbo, ci sono almeno 3 aspetti che dobbiamo sempre tenere in considerazione.
Tre punti cardine che possono schiarire le idee e risolvere molti dubbi, specie per coloro che si avvicinano per la prima volta a questo tipo di eventi.
Va detto anche che ogni giocatore ha il proprio credo e il proprio stile di gioco. Onde per cui nessuno può snaturare il suo lato pokeristico, ma può al tempo stesso smussare certe angolature e migliorare se stesso nell’affrontare i tornei.
Vediamo allora di cosa si tratta, elencando un tris di strategie da seguire nei tornei turbo online.
Attivi per non soccombere
La maggior parte dei giocatori si chiede da sempre quale stile possa essere migliore per affrontare un torneo turbo. Solitamente ci troviamo di fronte a due fazioni. Quelli che “Catenaccio, palla lunga e pedalare”, ovvero stare in attesa sulla difensiva per poi sferrare il double up, oppure quelli che attaccare is the way. Ovvio che ognuno si trova bene o male in queste due tipologie di stile.
Il nostro consiglio è di non avere mai posizioni troppo estremiste sul gioco da adottare. Preferiamo un gioco attivo, soprattutto quando lo stack è assai profondo. E per profondo non significa solo nelle battute iniziali del torneo, ma anche in altre fasi dove ci troviamo a gestire un buon numero di big blinds a nostra disposizione. Ovviamente senza dimenticare il rapporto stack/big blinds, destinato a ridursi più velocemente nei tornei turbo.
Non sprechiamo fiches
Come tutti sapranno, nei tornei le chips non hanno alcun valore monetario rispetto al Cash Game, dove possiamo alzarci in qualsiasi momento dal tavolo e incassare il nostro stack. Negli MTT no e dunque l’utilità delle fiches diventa un’altra: ovvero la forza del nostro stack in base al livello di blinds che stiamo giocando. Più si accorcia il nostro stack e più dovremo serrare le fila in attesa della mano della svolta (a volte positiva, altre volte negativa).
Mentre se il nostro stack è bello profondo cambia l’utilità appunto delle chips e potremo puntare ad un gioco più aggressivo che mai. Soprattutto quando il field si restringe, l’utilità dei nostri gettoni diventa fondamentale. In heads-up, poi, ancora di più, considerando che tante chips porto via al mio rivale tanto maggiore sarà il gap in termini di fiches.
La bolla serve a cambiare il ritmo
Molto spesso il nostro gioco negli MTT è condizionato dal fatto di arrivare o meno a premio. Questo perché troppe volte i giocatori optano per buyin fuori dalla loro portata. Partendo quindi dal presupposto che dobbiamo giocare sempre in bankroll e mai oltre, come possiamo gestire le vari fasi del torneo? Ecco una serie di esempi.
Come abbiamo già detto nel punto 1, cercare di essere attivi nelle prime battute grazie ad uno stack profondo. Queste ci può permettere di accumulare uno stack importante. Se così fosse,possiamo “bullare ” il tavolo nella fase che precede l’immediato scoppio della bolla.
Se invece non siamo riusciti ad andare deep, la fase che porta all’ingresso zona premi è meglio affrontarla con parsimonia. Quindi belli chiusi senza regalare troppe chips ai nostri rivali, giocando solo mani importanti e attendendo che qualcuno degli short alzi bandiera bianca.
Scoppiata la bolla inizia un secondo torneo nell’evento stesso. Dovremo cercare da una parte di scalare il payout e dall’altra di far valere il nostro stack. Se siamo belli deep aggredendo il tavolo e se siamo in situazione di short invece, cercare di massimizzare le nostre mani più importanti.
In parte ci leghiamo al secondo punto. Una volta raggiunta la zona premi, le chips in nostro possesso diventano uno step fondamentale per avanzare nel percorso che conduce eventualmente al successo. Per cui ogni fiches che noi conquistiamo assume un valore esponenziale, oltre che di importanza capitale.