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Strategie per lo slowplay con Sofia Lovgren pro 888poker
Altra lezione di poker con i professionisti di 888poker.
A salire in cattedra, dopo Chris Moorman, Dominik Nitsche e Vivian Saliba è Sofia Lovgren: nella sua lezione precedente la svedese aveva spiegato come leggere i tell a poker online, oggi approfondisce lo slowplay.
Con slowplay si intende una giocata passiva effettuata con un punto forte in mano che ha l’obiettivo di spingere l’avversario a sentirsi buono e a mettere tutte le sue chips al centro del tavolo.
“Ho fatto la poker player per più di 15 anni, ho girato tutto il mondo e ho giocato grandi mani un po’ ovunque – dice la Lovgren all’inizio del video pubblicato sul canale YouTube di 888poker – Tanti dicono che la maggior parte delle grandi mani le hanno giocate in slowplay. Lo slowplay può essere una buona arma per mixare le linee in modo da non essere prevedibili, ma non bisogna abusarne”.
1 – Gioca in slowplay le mani forti, non quelle buone
Per iniziare Lovgren spiega di selezionare con cura le mani con cui ‘slowplayare’:
“Se hai una top pair è una mano buona, ma forse non è abbastanza buona. Specialmente se c’è un flop che può connettersi con le carte avversarie non vuoi dare via nessuna carta gratis. Falli pagare se vogliono trovare le loro carte. Real monsters come un full floppato, quad o colore nuts sono punti buoni da giocare in slowplay”.
2- Scegli gli avversari con attenzione
La svedese dà l’identikit degli avversari contro cui lo slowplay è particolarmente profittevole:
“Ci sono due tipi di giocatori molto diversi tra loro contro cui puoi giocare in slowplay con profitto. I giocatori super aggressivi, che continuano a sbarellare, e i giocatori super conservativi che foldano tutto quello con cui non hanno hittato il board. A volte checkare sulle prime strade ti permetterà di massimizzare in quelle successive.”
3 – Le dimensioni degli stack sono importanti
Al momento di decidere se intavolare uno slowplay o meno, è importante sapere le dimensioni degli stack avversari:
“Giocare in slowplay contro gli short stack può essere una grande strategia, specialmente se una o due bet sono sufficienti a far finire tutte le chips in mezzo al tavolo.”
4 – Non abusare dello slowplay
Lovgren ricorda che “il troppo stroppia” in tutto, anche nello slowplay:
“Sii sempre consapevole dell’immagine di te che hanno gli avversari. Se ti hanno già visto giocare in slowplay probabilmente penseranno che lo rifarai. A volte puntare e rilanciare è meglio per costruire da subito un grande pot. L’obiettivo non è intrappolare l’avversario ma costruire un grande pot.”
5 – Sii imprevedibile
Se usato nella giusta misura, per la bella Sofia, lo slowplay è un’arma con pochi eguali al tavolo verde per non rendere il proprio gioco prevedibile:
“Se giochi contro avversari forti sarai troppo prevedibile se betti e raisi con le tue mani forti e ti limiti al call con quelle di medio valore. Usare lo slowplay con parsimonia, senza abusarne, ti permetterà di confondere loro le idee ed essere imprevedibile.”