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Strategia

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il 8 Feb 2022

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È ora di rivalutare seriamente il limp preflop? Tommaso TomDilly Dilena ci spiega la sua strategia atipica ma vincente

È ora di rivalutare seriamente il limp preflop? Tommaso TomDilly Dilena ci spiega la sua strategia atipica ma vincente

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Il poker è un gioco in continua evoluzione, questo ormai lo sappiamo. Però qualche certezza eravamo abituati ad averla, nonostante tutto.

Oggi, invece, proviamo a smontarne una insieme a un giovane grinder che ha già fatto discutere con le sue mani e le sue teorie. Lui si chiama Tommaso Dilena e forse su PokerStars.it lo avete incrociato nei tornei con il nickname TomDilly.

Da qualche anno Tommaso sta vincendo e impressionando in diversi siti di poker, anche grazie a coaching di livello. Kanit e Carrel sono stati suoi mentori, tanto per dare due nomi che dovrebbero suonare come una garanzia.

Quello che alla fine ci ha portato a intervistare Tommaso, però, non è tanto il suo percorso di crescita, quanto la sua ambiziosissima volontà di rivoluzionare in qualche modo la strategia vincente di base del poker!

Avete presente la sacra e vecchia regola che ci vieta di limpare preflop? O quanto meno di andarci piano con il limp… Bene, scordatevi tutto ciò! Tommaso, insieme ad altri reg, sta studiando con profitto un modo di giocare che prevede spesso e volentieri un limp per iniziare la mano.

Una mossa a volte considerata da principianti e sconsigliata fermamente in passato da grandi campioni. Tuttavia è una tendenza che all’estero è già stata rivalutata, a dire il vero. È destinata a durare? Può valere per tutti o no? Quali accortezze bisogna avere se decidiamo di limpare spesso e come possiamo sperare di sviluppare la mano? Cerchiamo di capirne di più con Tommaso…

 

Chi è TomDilly?

Andiamo con ordine e iniziamo dalle presentazioni. Tommaso Dilena è un ragazzo friulano che ha lasciato da un po’ di tempo il suo lavoro da infermiere per dedicarsi completamente al poker. Lui stesso ce lo racconta: “Ho lavorato in ambito sanitario in Inghilterra per tre anni. Ho cercato di coniugare questo lavoro con quello del poker online, ma le due cose alla fine erano incompatibili. Ora da tre anni facci il poker pro a tempo pieno“.

La sua grande passione per il gioco lo ha portato dunque per due anni a Malta, dove è rimasto a contatto con alcuni tra i più forti giocatori italiani. Ciò è accaduto durante il periodo della pandemia, praticamente. Tommaso dall’isola maltese si è fatto valere sui siti del .com e ha anche potuto godersi il clima favorevole dell’isola.

Adesso è tornato a casa sua, nei dintorni di Udine, cominciando seriamente a giocare anche dal vivo, ai vicini tavoli del casinò Perla di Nova Gorica. Pure qui lo abbiamo visto mettere in pratica delle giocate non esattamente ortodosse lo scorso weekend al Grid Poker Tour… Date un’occhiata a qualche suo grafico online se volete assicurarvi della bontà delle sue skills prima di avventurarci oltre. Considerate però che i risultati migliori sono arrivati sui siti stranieri.

 

 

La riabilitazione del limp

Storicamente il limp, ovvero il semplice call preflop corrispondente al grande buio, è considerato una mossa da principianti o comunque una mossa passiva. Molti campioni consigliano di entrare nella mano in modo aggressivo e convinto con un raise iniziale. Ma non tutti sono d’accordo.

Tommaso, nel suo piccolo, ha recentemente provato a condividere alcune mani con la comunità del poker, ricevendo reazioni contrastanti. Ci siamo fatti spiegare meglio da dove nasce questo stile: “È da un anno che porto avanti concretamente le mie idee sul limp. Il mio gioco parte nella maggior parte dei casi da mani limpate. Credo di essere l’unico in Italia ad applicare seriamente questa strategia. Ovviamente non bisogna limpare a caso. Io mi sono dedicato allo studio di un range e di situazioni favorevoli a seconda della deepness. Ci ho perso parecchio tempo e i risultati mi premiano.

Non ho minimamente paura del giudizio degli altri. Tutto nasce da un intersezione di insegnamenti di Kanit e Camosci. Sia chiaro, non mi ha insegnato Kanit a limpare. Ma mi ha insegnato ad avere rispetto per la tournament live e per il torneo. Ho imparato inoltre che a un certo punto bisogna cambiare marcia negli mtt.

Poi ho approfondito il discorso con altri reg. Ho confrontato i risultati e questi parlano chiaro. Giocando piatti raisati facevo il robottino e alla fine non riuscivo a distinguermi dagli altri. La gente non fa errori gravi in quelle situazioni già ben note. Dai miei calcoli perdevo mediamente un buio ad ogni mano in cui rilanciavo preflop e poi chiamavo una 3bet. Invece nei limp/callati su più di 6mila io vinco 230 bb ogni 100 mano. Significa 2,3 bui ogni mano“.

Ma qui non parliamo solo di limp/call passivi. Parliamo anche di overlimp e di limp seguiti da 3bet! Avete capito bene. La classica mossa del nonno fatta solo con A-A è un vecchio ricordo. C’è un mondo da scoprire.

È tutto un discorso di EV. A bui bassi vuoi giocare a range più larghi. Giochi pot più piccoli a varianza più bassa. È impossibile affermare che l’unica strategia vincente è quella dei raise. La mano per eccellenza da limpare è la pocket pair, contrariamente a quanto si sosteneva in passato, con l’obiettivo di settare e vincere bei piatti”.

Ma perché Tommaso è così convinto? Le ragioni sono diverse: “Gli avversari quando vedono un limp spesso isolano con mani mediocri. Può capitare che cerchino di punirti da buona posizione con roba tipo K-2. Ipotizziamo un nostro limp in MP. Se il CO ti isola il 30% delle volte e il BTN un altro 30%, siamo già sicuri che nell 60% dei casi l’isolamento ti arriva.

Poi da lì puoi cominciare a pensare mosse che creano pot enormi. E non stiamo parlando di cooler. Nei limpati i range cambiano tanto. Bisogna quindi inserire strategie di overbet e altri ragionamenti per ottimizzare. Io ho avuto studenti che hanno capito certi concetti.

La situazione più temuta quando si limpa è la mano forte in multiway. Ma bisogna considerare che i bui non sono abituati a giocare con il 100% del range fuori posizione. Nessuno sa orientarsi, li puoi portare tranquillamente nel boschetto. Torna a essere il guessing game del 2009. Gli avversari non riescono più a ragionare per range, tirano a indovinare“.

 

 

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Un esempio online

Ci avete capito poco fin qua? Passiamo allora a qualche esempio. Cominciamo da una mano giocata online da TomDilly qualche settimana fa e postata su Facebook. Qui si è scatenato il dibattito, con tanti detrattori e anche vari complimenti. Descriviamo allora l’action.

Il buy-in è di 250 euro. Bui 600/1200 con 150 di ante al livello 11. TomDilly in Middle Position con stack 101.816 indovinate che fa? Limpa ovviamente con A♣️J♠️. TonyleRoy (stack 142.232) da CO rilancia a 3.600. Tom chiama fuori posizione.

Il flop è A♦️K♠️6♦️. Tom checka, Tony fa ancora 3.600 e Tom chiama.

Turn 5♥️. Tom checka, Tony fa 4.680. Tom rilancia a 13.200! Tony chiama.

River K♥️. Tom punta 19.200, Tony chiama e mostra A♥️10♥️.

Ecco l’analisi dello stesso Tom: “Non avrei potuto fare questa mossa da depolarizzato in un 3bettato. Il range di 3bet e molto tight. Se invece avessi rilanciato preflop senza subire 3bet forse avrei potuto puntare tre volte per value. Ma qui invece ho vinto un piatto da 70 bui. Solo così potevo riuscirci.

Il turn è la chiave. Fare solo call al turn da parte mia sarebbe stato un errore grave. La sua size dichiara che ha mid value; con A-5 o 5-5 avrebbe puntato di più per prendere di più, ma quello è dettaglio. Il suo range di 2barrel turn contiene tutti gli A-x che ha isolato. Voleva valore contro mani tipo K-Q.

Alla fine bisogna ragionare per bui vinti. Qui ho vinto cinque volte rispetto al classico raisato. La gente non ragiona per bb. Questo era un 250 delle Winter Series, ma anche nei tornei da 10 euro isolano tanto. Limpare è una mossa passiva che però ti permette di fare adattamenti. In base alle info ottenute puoi fare mille azioni. Hai molto più margine e puoi usare la logica“.

 

 

Un esempio live

Spostiamoci ai tavoli fisici. Tommaso qui usa la prudenza ma non rinnega nulla: “Dal vivo è più difficile far fruttare il limp. Però funziona bene l’overlimp. Per esempio con un KK puoi imitare un limp avversario e intrappolare un avversario dietro. È impossibile attribuirti un range forte“.

Snoccioliamo qualche esempio di mano giocata proprio da Tommaso domenica in un Main Event da 300 euro in terra slovena. Sfruttando il re-entry Tommaso ha piazzato la bandierina e ha esibito giocate interessanti anche in zona bolla, nonostante uno stack ridotto.

Per esempio con 13 bui non ha temuto di fare brutte figure limpando K-Q poco prima della bolla contro un player esperto come Alessandro Scermino. Poi ha chiamato il raise preflop e mollato il colpo al flop: “Tanti qui pushano diretti ma è un errore clamoroso. Il raise è altrettanto brutto perché poi non puoi permetterti mai di bluffare. In un’altra mano con Q-Js ho fatto limp/shove con 15 bui.

L’avventura non si è conclusa nel migliore dei modi visto che Tommaso è uscito con A-A scoppiato da un colore! Naturalmente in un limpato. Ecco l’action… Tommaso limpa A-A da late position trovando due clienti. Un oppo dai bui rilancia ma Tommaso si limita ancora a chiamare.

In tre dunque restano nella mano. Su un flop 2♣︎3♣︎7♣︎ tutto a fiori il giocatori dai bui pusha con K♠️ J♣️ e Tommaso snappa con A♠︎A♥️ senza fiori. Il bottone passa. Turn 3♦️ e river K♣︎ completano il board… Beffa finale! Ma fino al turn il nostro hero stava davanti.

 

 

Quale futuro per questa strategia?

Tommaso difende la sua teoria sul limp ma è conscio anche dei suoi punti deboli: “Se tutti giocassero come me il gioco non avrebbe senso. Il mio gioco ha senso per la distorsione che c’è nel field. Sono affezionato a questa strategia ma non posso consigliarla a tutti. I limpati li gioco con una passione unica, mi tengono alto il livello di concentrazione perché sperimento in prima persona“.

E alle critiche personali come rispondiamo? “Giudicare una persona solo perché ha uno stile diverso è sbagliatissimo. Mi capita spesso di essere insultato dai pro. Questo non fa altro che dimostrare la loro povertà intellettuale. Offendersi perché qualcuno limpa ti rende una persona limitata e chiusa mentalmente.

Io cerco di sviluppare il mio potenziale creativo (anche grazie alla psicoterapia). Mi aspetto di fare almeno 200k in questo anno. Poi conto nel giro di un un paio di anni di grindare i 1000 sul punto com. Intanto posso vantarmi di stare nel gruppo studio di Charlie Carrel e di essere uno dei suoi cocchi“. Pertanto il nostro Tommaso va tenuto d’occhio. Intanto lo vedremo ancora dal vivo al Perla e alla prossima Battle of Malta. Good luck!

 

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