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Una mano del campione del mondo di scacchi Magnus Carlsen analizzata da Charlie Carrel
Poker e scacchi sono due mondi legati da un filo rosso. Nel tempo abbiamo visto tanti pokeristi cimentarsi con gli scacchi: gli ultimi Fedor Holz e Daniel Negreanu.
Ma ci sono anche stati scacchisti come Jennifer Shahadeh che hanno fatto il percorso inverso con risultati davvero rimarchevoli.
Di recente, a cimentarsi al tavolo verde, è stato il numero uno degli scacchi: il campione del mondo Magnus Carlsen si è schierato al Main Event della Norwegian Poker Championship da 880€ di buy-in, chiudendo in 25° posizione per cinquemila euro di premio.
Al gioco del norvegese ha dedicato un video Charlie Carrel: ecco l’analisi del professionista e coach britannico.
La mano
Su blinds 2.500-5.000-5.000 Carlsen ha 299k e apre 11.000 coppia di assi da hijack. Chiamano bottone con 54, small blind con coppia di cinque e il giocatore su big blind, tal Dagslott, con J7.
Flop J83, check fino a Magnus che betta 21.000, chiama solo Dagslott
Turn 5 check, Carlsen 30.000, call.
River Q Dagslott leada 30k, Carlsen raise 100k, l’avversario folda.
L’analisi di Carrel
Al flop Magnus ha una decisione da prendere: check o bet? Dipende dagli avversari. La size della bet è ok, potrebbe aver sizato un po’ più piccolo ma alla fine è ok.
Al turn la prima cosa da chiedersi al posto di Carlsen è quale sia il range di oppo, cosa può avere. Ci sono un po’ di mani: mani con una picche, tipo K9 K8 A2 A8 AT tutte con K e A a picche, poi può avere 9-10, qualche J… Il range è ampio. La decisione sulla action migliore si ha rispondendo alla domanda “Quanto spesso riusciamo a vincere questa mano se arriviamo a showdown?”, che non ha una risposta propriamente chiara.
E poi dobbiamo chiederci quale sia il nostro range percepito, che avendo bettato al flop contro tre avversari è abbastanza forte. La size di Magnus al turn è davvero interessante. Credo che questa size dimostri che a poker sia almeno a un buon livello in cui ragiona per analisi di range. Qui per trasformare i tuoi assi in bluff senza sizare pesante servono diversi livelli di pensiero e una analisi che definirei di alto livello, almeno per un giocatore non professionista di poker.
Per iniziare, la size turn dimostra che non credi di vincere la mano un numero decente di volte se checki dietro. Poi dimostra che ti rendi conto che il tuo range percepito contiene carte alte di picche e che quello avversario non ha grandi picche in mano e quindi potresti farlo foldare in seguito. Oppo chiama ma in realtà al suo posto avrei preferito check-foldare.
Il bet out river di Dagslott non ha assolutamente alcun senso, in particolare dopo la bet turn di Carlsen. Qui Magnus fondamentalmente ha due scelte: raise o fold, visto che chiamando non è mai buono dopo quella bet.
Decide di rilanciare e come size fa 100k, che è poco per un bluff… Penso sia davvero una bella giocata, guardate il suo sorriso. Mi piace questa action, Magnus si merita un bel dieci: non vedo nulla che avrei fatto diversamente. Ovviamente ciò non significa che Magnus giochi sempre da dieci, mi piacerebbe vedere altre sue mani, ma da insegnante di poker posso dire che sarei orgoglioso di uno studente che gioca così.