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Phil Laak, il geniale pazzo del poker. La sua storia
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Senza alcun dubbio, Phil “The Unabomber” Laak è una delle persone più eccentriche che si possano incontrare al tavolo da poker. Il soprannome “Unabomber”, attribuitogli dopo essersi presentato ad un tavolo televisivo con occhiali e felpa con cappuccio (in seguito ad una serata molto allegra), è senza dubbio la cosa meno strana che contraddistingue questo fortissimo giocatore.
Conosciamo la sua storia.
Un irlandese trapiantato in America
Phil Laak nasce a Dublino, in Irlanda, ma dall’età di quattro anni cresce negli Stati Uniti, dove i genitori si trasferiscono. Crescendo, ottiene una laurea in ingegneria meccanica, e svolge via via molti lavori saltuari (tra i quali l’agente immobiliare), con i quali però finanzia costantemente la propria passione del poker. Quando può, infatti, viaggia spesso a Las Vegas o in California, anche se – prima ancora del poker – sembra poter trovare la propria via nel backgammon, dove palesa delle capacità molto importanti.
Inizialmente, grazie ad una certa attitudine inerente lo studio degli avversari, diventa un giocatore di cash game piuttosto promettente, e via via i guadagni al tavolo verde iniziano a superare quelli del lavoro.
I primi successi
L’anno-chiave per Phil Laak, che lo spinge definitivamente verso i successi nel poker, è il 2003, quando arriva al tavolo finale del WPT Legends of Poker al Bicycle di Los Angeles. L’anno successivo, poi, partecipa e vince il WPT Invitational di Los Angeles, capendo che quella delle due carte è definitivamente la sua strada. Nel 2005 partecipa alle WSOP e, nonostante non arrivi il braccialetto, si mette eccome in evidenza: arriva secondo nell’evento 2.500$ pot limit, dietro solo a Johnny Chan. La figura di Laak, per il suo atteggiamento estroso e pittoresco al tavolo, ha subito grande successo e le TV – è l’epoca dei primi show televisivi sul poker – se lo litigano per averlo come concorrente.
Il primo braccialetto arriva solo nel 2010, alle WSOPE di Londra, ma dopo decine e decine di apparizioni (e di vittorie) nei poker shows più gettonati, come Poker After Dark o High Stakes Poker.
Una personalità fuori dal comune
“Tutte le decisioni della mia vita sono basate su tre capisaldi: divertimento, libertà e soddisfazione”
Basterebbe questa affermazione per riassumere un carattere decisamente sopra le righe. Trash talker come pochi, con lui al tavolo difficilmente ci si annoia.
Fidanzato storico dell’attrice Jennifer Tilly , non si contano le imprese più o meno bizzarre del fortissimo giocatore: dal disputare le WSOP completamente travestito da anziano, con una maschera che l’aveva reso irriconoscibile, alla disputa della sessione più lunga della storia del cash game. E tutt’ora, tra un tavolo e l’altro di Las Vegas, genio e follia sono dietro l’angolo.