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La pazienza ai tavoli finali dei tornei di poker secondo Benjamin Rolle
La pazienza, si sa, nel poker è una virtù. Essere in grado di aspettare il momento buono senza farsi prendere da colpi di testa è una delle principali linee di demarcazione tra chi gioca per diletto e chi lo fa per professione.
Ma nei tornei di poker c’è un momento in particolare in cui esercitare la nobile arte della pazienza è ancora più importante del normale.
Ecco quale con le dritte di Benjamin ‘bencb789’ Rolle, tra i più forti specialisti online dell’ultimo decennio.
Il cinguettio
Via Twitter Rolle ha focalizzato le attenzioni sui tavoli finali. Essere in grado di pazientare quando abbiamo una ridotta dotazione di chips ha un valore monetario molto più alto di quello che potremmo pensare in prima battuta.
“Ogni volta che vi sentite impazienti o frustrati per essere short stack, ricordate che il vostro stack vale molto più di quello che pensate. Guardate la tabella. Sei l’ultimo del count, il chipleader ha cinque volte la tua dotazione di chips eppure il tuo stack ha un valore monetario che è solo la metà del suo. Restate pazienti”.
La tabella di bencb
Nel tweet Rolle ha postato anche la seguente tabella, necessaria per rendere immediatamente comprensibile il punto della questione sollevata.
Come si vede, il chipleader ha uno stack cinque volte più grande rispetto a quello del fanalino di coda del chipcount.
Eppure, dato il payout che si vede nella seconda colonna della immagine, in cui il 1° posto paga 490$ e il quinto appena 95$, il gap tra il valore monetario dei due stack è ben più ridotto rispetto a quanto lascerebbero pensare le chips: la differenza non è più di un quinto ma della metà, e scusate se è poco!
Un trucco per pazientare
La prossima volta che vi trovate short stack a un tavolo finale, e sentite che sta iniziando a ‘prudervi il dito sul mouse’ per dare sfogo alla voglia matta di andare all-in in tutti gli unopened, seguite il consiglio di Rolle!
Aprite uno dei tantissimi tool online sull’ICM, impostate il payout e tutti gli stack al tavolo: vedrete che se anche il gap con gli altri giocatori è importante relativamente alle chips, da un punto di vista monetario lo è molto meno.
A quel punto, con l’evidenza davanti agli occhi, la domanda dovrebbe sorgere spontanea: perché bruciare soldi?
Foto sotto al titolo: PokerNews