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il 14 Ott 2022

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A lezione da Benjamin Rolle: l’insospettabile impatto dell’icm nella fase intermedia dei tornei di poker

A lezione da Benjamin Rolle: l’insospettabile impatto dell’icm nella fase intermedia dei tornei di poker

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E’ assodato che nei tornei di poker i calcoli sul valore atteso siano di diversa natura a seconda della fase di gioco.

Lontano dai premi che contano, l’unità di misura è la cEV, ossia l’aspettativa di vincita in chips.

Ai tavoli finali invece si considera la $EV, ossia l’aspettativa di vincita monetaria di una data azione.

Proprio sul valore monetario dei premi, oltre che sulla dimensione degli stack, si basa lo Independent Chip Model.

Ma in una lezione pubblicata su CardPlayer in qualità di coach della scuola Raise Your Edge, il fortissimo specialista mtt Benjamin ‘bencb789’ Rolle ha spiegato come l’ICM impatti anche nella fase intermedia dei tornei di poker. Sì, quando i premi sono ancora lontani.

 

Come cambiano i range

Rolle disegna uno scenario in cui sono rimasti in gioco 500 giocatori su 1.000 iscritti. Siamo su grande buio e dobbiamo decidere cosa fare sulla apertura a 2.3bb di UTG+2.

Secondo i dettami comuni della GTO, da big blind si dovrebbe difendere il seguente range: nella immagine il colore blu indica i fold, il verde i call, il rosso le tribet, l’arancione gli all-in.

Rolle rivaluta poi lo stesso spot, stavolta tenendo in considerazione della struttura del payout nonostante il torneo si trovi ancora ben lontano dai premi.

Considerando l’ICM, il range di difesa di big blind si restringe notevolmente:

 

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In pratica, considerando l’ICM, il range di difesa del giocatore su big blind si fa più tight di dieci punti percentuali.

 

Aggiustamenti ICM sull’ampiezza del field

Questo quando è ancora in gioco il 50% dei giocatori iscritti al torneo. Più il numero scende, più aumenta il peso dell’ICM. Secondo Rolle sarebbe buona abitudine allenarsi a valutare l’ICM in diversi scenari di gioco.

“La verità è che la maggior parte dei nostri avversari non fanno aggiustamenti in base all’ICM nelle fasi iniziali e intermedie dei tornei. Ciò significa che se imparate a farli voi, avrete la possibilità di costruire un solido edge sul field. All’inizio questi aggiustamenti possono risultare un po’ confusionari, ma studiando questi range potrai di fatto dominare i tornei di poker. E’ importante ricordare che l’ICM cambia a seconda del numero di giocatori nel torneo. A causa di ciò, è importante fare pratica con diversi scenari per tornei dal field piccolo, tornei dal field medio e tornei con field oceanici”.

 

Proteggere lo stack nelle fasi intermedie

Iniziando a tenere in considerazione l’ICM nelle fasi dei tornei di poker ancora lontane dalla bolla premi, capiremo di dover avere un approccio di protezione nei confronti del nostro stack.

“Significa di non lasciarsi coinvolgere in spot marginali e di evitare situazioni post flop tricky – scrive Rolle – Ma ciò non significa giocare come un tombino. E’ vero che le implicazioni di ICM ci consigliano spesso di giocare più tight, ma molto più aggressivi. I fattori ICM ci portano a stringere i range in situazioni in cui difendiamo o chiamiamo. Molte volte, in situazioni in cui il call è ok da un punto di vista della GTO per il valore atteso in chip, non lo è considerando l’ICM”.

 

Aggiustamenti ICM sul gioco postflop

I dettami dell’ICM di proteggere stack e tournament life nelle fasi intermedie dei tornei si applicano anche al postflop.

“Più grande diventa il pot, più conservativi vogliamo essere quando chiamiamo – scrive Rolle – Se crediamo che uno spot sia marginale, spesso il fold è l’opzione migliore. Un call marginale o lievemente positivo secondo GTO, nei tornei di poker di solito non è profittevole guardando all’ICM, anche nelle fasi iniziali di un torneo”.

 

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