Saturday, Nov. 23, 2024

Poker Live

Scritto da:

|

il 26 Ott 2022

|

 

La misteriosa bolla del Mistery Bounty

La misteriosa bolla del Mistery Bounty

Area

Vuoi approfondire?

Si sa, il momento della bolla in un torneo di poker è solitamente quello più emozionante, soprattutto per quei giocatori che non hanno uno stack che li mette al riparo dall’eliminazione poco prima dell’approdo ai premi e che, ovviamente, provano a sciacallare l’ultima posizione utile per mettere in tasca qualche soldino, che solitamente corrisponde ad un paio di Buy In, e, qualche volta, anche meno.

La bolla del Mistery Bounty

Di bolle strane ne abbiamo raccontate a bizzeffe, qui sul nostro portale, ma la maggior parte delle volte lo abbiamo fatto alla luce di un colpo particolare, nel quale, ad esempio, il giocatore in pericolo partiva decisamente avanti e veniva scoppiato dal classico rivale che chiamava con un big stack e una mano marginale. 

Ogni volta che questo è accaduto, il resto della sala liberava il proprio giubilo con l’applauso che sanciva l’approdo ai premi dei più bravi e fortunati players rimasti in gioco. Altre volte è successo il contrario. Altre ancora la bolla è stata splittata in due o addirittura tre giocatori. Tutti episodi che non sono comunque governabili dalla propria volontà, visto che tutti gli showdown pre flop del mondo, non garantiscono alcuna vittoria finale della mano.

Ma questo vale per chi si mette nelle mani del caso, pur cercando di presentarsi con la mano migliore.

Quello che è però successo alla bolla del Mistery Bounty, ha qualcosa di particolare, non vogliamo parlare di “stranezza”, ma la peculiarità che contraddistingue questo colpo, non è certo di frequente accadimento sui tavoli da poker, soprattutto se parliamo di un torneo da £3.000 di iscrizione, dove, almeno dovrebbe essere così, i giocatori dovrebbero conoscere almeno le dinamiche più elementari.

Lo shove con K-8 suited

I colleghi di Pokernews riferiscono che si sta giocando il livello numero 18, blinds 2.000/5.000 Ante 5.000, i giocatori in campo sono 64, con 63 premiati.

Il momento è quello solito, si gioca hand for hand, la gente si alza dai tavoli per capire se ci sono steck inferiori al proprio, si formano capannelli ad ogni All-In/Call. Tutto normalissimo.

O quasi tutto. Un giocatore da early position apre poco più che click raise a 10.500, probabilmente non esattamente felice quando l’australiano Emad Zarghami, le mette tutte per uno stack superiore a 12 Big Blind, 63.000.

Va da sé che chiunque si possa fare un’idea che lo shove del nostro eroe nasconda una mano top range che con ogni probabilità andrà a segno senza showdown. Il problema per Zarghami è che il greco Paraskevas Tsokaridis mette dai bui e origina il fold dell’original raiser.

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

Si pensa ad una partita tra due range molto forti, per l’action che si è venuta a creare, e in effetti quella del giocatore europeo è una mano abbastanza legittima, visto che si presenta allo showdown con A Q, ma sono in tanti ad essere sorpresi alla vista della mano di Zarghami, K 8.

Motivi?

Con 64 giocatori ancora in corsa, pare impossibile, anche matematicamente, che lo stack dell’australiano potesse essere in quel momento il più a pericolo, ma anche se, per assurdo, fosse stato così, uno stack di 12,5 Big Blind in piena bolla è ancora sufficiente per raggiungere, al netto di cataclismi, i premi.

Ora, a prescindere dal call di AQs, con ogni probabilità l’original raiser avrebbe chiamato dopo il suo rilancio da early position e lo shove di così tanti big Bigs dello short.

Una mano come K8 non garantisce equity in un momento topico del torneo, quando hai la garanzia ormai quasi raggiunta, di accedere ai premi di lì a poco. 

Ci sta anche che Zarghami tutti questi ragionamenti li abbia fatti e che si sia fatto i calcoli conoscendo il range di apertura dell’original raiser. Magari sapeva a cosa andava incontro ed è un giocatore molto, molto forte.

Dando uno sguardo su Hendonmob, l’australiano, prima di ieri, aveva colto due soli risultati in carriera, entrambi all’Aussie Million del 2014 a casa sua, c’è da dubitare che sia un top player, almeno nel circuito live.

Alla resa dei conti il board ha emesso la sua sentenza che ha decretato l’eliminazione di Zarghami: A 5 K 6 J.

Voi che ne pensate?

Articoli correlati

ItaliaPokerClub non è un operatore di gioco a distanza, ma un portale informativo dedicato ai giochi. Tutte le poker room partner del nostro portale hanno regolare licenza AAMS. Il gioco è riservato ai soggetti maggiorenni e può causare dipendenza e ludopatia.
Consigliamo, prima di giocare, di consultare le probabilità di vincita dei singoli giochi presenti sui siti dei concessionari