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Chi bluffa un amico trova un tesoro? La mano Young vs Berkey
Al tavolo verde non ci sono parenti, amici o fidanzati: quante volte lo abbiamo sentito dire?
Lo prevede l’essenza del gioco. Non più tardi di un paio di settimane fa abbiamo visto Fedor Holz prossimo alle lacrime dopo lo slowrollone preso in faccia dall’amico Steff Sontheimer.
Oggi analizziamo un bluff tentato da Matt Berkey ai danni di Justin Young nel format di PokerGo ‘No Gamble No Future”.
I due sono tutto fuorché estranei: in passato hanno anche condiviso lo stesso tetto per una amicizia che dura da più di 15 anni.
La mano
Partita cash live 100$/200$/400$
Dopo lo straddle messo da Young (stack 101k) Berkey rilancia a 1.000$ con KT e 151k di stack. Da bottone entra nella mano Schulman con A4 e 202k di stack. Chiama anche Young con J7.
Flop per tre 247 dopo i check di Young e Berkey, Schulman bet 1.000$, dopo il call di Young Berkey rilancia 5.000$, folda Schulman, chiama Young.
Turn J Young check, Berkey 15.000$, call.
River 3 dopo il check di Young, Berkey punta 30.000$. Young va in the tank. Ma stavolta non delega la decisione al lancio di una scheda magnetica. Decide di chiamare e incassa!
Amici, amici poi ti fregan…
Al river Young deve decidere se chiamare per 30 mila chips. Il piatto è di 74.500. Con la consueta formula delle pot odds, scopriamo che il punto di break even del call è al 28%.
Evidentemente, dopo il raise river e la doppia bet su turn e river, Young ha valutato che l’amico Berkey avesse una ampia porzione di range con cui stava sotto alla sua doppia coppia.
Nice hand per lui e tirata d’orecchie all’amico.