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il 6 Nov 2022

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Cosa ci dobbiamo aspettare da Poker Face, il nuovo film sul poker di Russell Crowe in uscita il 24 novembre

Cosa ci dobbiamo aspettare da Poker Face, il nuovo film sul poker di Russell Crowe in uscita il 24 novembre

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Il capolavoro The Rounders avrà trovato il suo degno erede?

La domanda tiene banco ogni volta che si avvicina l’uscita nelle sale di un nuovo film sul poker.

In questi giorni è dunque inevitabile. Dopo la presentazione alla festa del cinema di Roma, il 24 novembre potremo vedere sul grande schermo ‘Poker Face’, l’ultima fatica cinematografica di Russell Crowe che per l’occasione si è diviso tra i panni del regista e quelli dello sceneggiatore e dell’attore protagonista.

Ecco la trama del film e cosa ha detto Crowe a Roma.

 

La trama

Nel film Crowe impersona Jack Foly, un giocatore d’azzardo diventato miliardario che nella sua mega villa di Miami organizza una partita a poker ad alto rischio con gli amici della sua adolescenza.

In realtà la partita è solo un pretesto per vendicarsi di loro e far riemergere segreti sepolti. Ma il finale a sorpresa ribalterà tutto.

 

Cosa ha detto Crowe

Al festival del cinema di Roma Crowe ha riconosciuto che la gestazione della pellicola ha risentito non poco delle difficoltà legate al periodo pandemico. Le cose sono cambiate in corsa più volte.

“Ho iniziato a lavorare a Poker Face senza sceneggiatura, senza cast, a cinque settimane dall’inizio delle riprese, con la prospettiva del lockdown che di lì a poco avrebbe bloccato tutto. E’ stata una sfida totale, assoluta, in cui ho dovuto fare il film con quello che avevo, la sfida perfetta da raccogliere arrivato a questa età” ha detto il neozelandese all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

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Crowe ha riferito che ha deciso di accettare la sfida in memoria del padre, che gli era venuto a mancare da poco:

“Avevo appena perso mio padre ed ero nella condizione in cui ho iniziato a pensare cosa fare e cosa avrebbe fatto lui  dopo che il produttore Gary Hamilton mi ha chiamato e mi ha chiesto se ero intenzionato a partecipare al progetto. C’era la pandemia e Sidney stava per entrare nel lockdown peggiore della sua storia. Ho pensato che 280 persone della troupe rischiavano di restare senza lavoro e non potevano dare da mangiare alle loro famiglie. Questo mi ha spinto a accettare. Io ho iniziato a lavorare a sei anni: tv, teatro, cinema. I miei amici sono tutte persone che lavorano in questo campo e so che vuol dire”

 

Il ruolo del poker e l’accoglienza della critica

Da quanto sembra di capire, tutto dobbiamo aspettarci fuorché un altro Rounders. Dopo un inizio promettente, in Poker Face il poker diventa più un espediente narrativo che parte integrante del film in sè.

Tanto per capirci, di mani giocate neanche l’ombra. Ancora meno quindi che nel recente Molly’s Game, dove pure un paio di spot si vedevano.

Al di là del ruolo relativo del poker, il film ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica. C’è chi ha imputato al film poca linearità e troppe visioni, ma per qualcuno questi sono i suoi punti di forza.

 

 

Il trailer

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