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Gli errori dei principianti ai tavoli da poker con Kara Scott 888poker ambassador
Come in ogni attività umana, anche nel poker è inevitabile che chi è alle prime armi commetta degli errori.
Rendersene conto ed evitare di ricadervi è il primo passo per diventare giocatori migliori.
Ecco i consigli della 888poker ambassador Kara Scott per i novizi del tavolo verde.
1. Non rischiare troppo
Per iniziare Scott consiglia di giocare partite sostenibili per le proprie tasche:
“E’ sempre un errore giocare un evento che è troppo costoso per te. Questo è un assunto che va oltre il bankroll management. Ovviamente non dovresti mai giocare eventi fuori roll o investire una percentuale troppo alta del tuo budget per il poker in un singolo torneo, perché ogni torneo che giochi può finire nel giro di pochi minuti.
Non è facile trovare l’eliminazione nei primi livelli di un torneo ma a me è successo diverse volte, e così un po’ a tutti i poker player. Quindi se giochi per divertimento investi dei soldi che puoi perdere senza problemi e ricorda: se anche hai in programma di sedere al tavolo e giocare tutto il giorno, le carte possono avere un programma diverso dal tuo.
Come se ciò non bastasse, è difficile giocare al meglio quando si è preoccupati dall’andare a premio per riprendere i soldi del buy-in acquistato.”
2. Osserva
Per Scott stare concentrati il più possibile sul gioco giocato è un’altra linea guida fondamentale per i principianti.
“Non guardare gli altri avversari al tavolo è un grande errore. Ci sono tante informazioni che puoi cogliere. Non ti distrarre a parlare con gli altri o a guardare Netflix o a scrollare Twitter di continuo perché perderesti molto di quello che succede al tavolo. Non dico di essere super seri e non parlare agli altri, ma specialmente se sei agli inizi, prestare attenzione a quello che succede al tavolo ti pagherà i suoi dividendi.
Cerca di capire che tipo di giocatori sono gli avversari e mettiti alla prova: alla prima pausa cerca di ricordare almeno una cosa di ogni avversario al tavolo e una mano che ha giocato. Elenca chi è aggressivo, chi chiama troppa, chi ama gli slowplay… Creati dei profili degli avversari, ti saranno di aiuto quando sei in una mano.”
3. Preparati
Scott sottolinea anche l’importanza di arrivare sempre preparati a una lunga giornata di poker.
“Un torneo di poker può essere una maratona e specialmente quando le cose vanno bene speri di restare al tavolo per 10 o 12 ore di fila. Ma devi essere preparato. Per iniziare pensa all’abbigliamento. In alcuni casinò può succedere che l’angolo di una sala sia estremamente calda e l’angolo opposto estremamente freddo. Porta dell’acqua e degli snack. Durante le pause si possono formare delle file davvero lunghe e avere un po’ di scorte può evitare di perdere l’intero break. A proposito di scorte, portare una batteria exrra per il telefono non è una brutta idea. Adesso sapete anche perché tanti pokeristi arrivano al tavolo con lo zaino.”
4. Non lasciare che la stanchezza prenda il sopravvento
Scott dice di aver perso tante chips nel corso della sua carriera a causa della stanchezza.
“Questo è probabilmente l’errore da principiante che mi è costato più soldi. Non è così insolito arrivare stanchi a fine giornata e speware chips nell’ultimo livello. Mi è successo tante volte quando iniziai a giocare a poker finché non mi resi conto che stavo seguendo uno schema. Ma nel poker non puoi forzare le cose. Puoi anche fissare degli obiettivi di stack per metà o fine day, ma provare a tutti i costi a raggiungere quell’obiettivo non è una buona strategia. Se sei quel tipo di giocatore che arriva stanco a fine day imponiti di giocare solo le mani che devono essere giocate, senza seguire gli obiettivi di chips che ti sei posto: pensa solo alla gioia di aver imbustato il tuo stack e che ti aspetta un’altra giornata di gioco.”
5. Cambia i tuoi stereotipi
Scott sottolinea infine quanto i luoghi comuni del poker possano portare a decisioni sbagliate.
“E’ un errore credere che gli avversari giovani con indosso una fellpa con cappuccio giocherà meglio di un altro più vecchio che è al tavolo. C’è uno stereotipo nel poker sui giovani fenomeni e a dire il vero ce ne sono stati diversi nel tempo, ma adesso non è vero che chiunque veste come un professionista giochi come un professionista. Devi vedere come gioca.
Chi era un giovane fenomeno 15 anni fa oggi può avere i capelli bianchi, ma non ha perso il suo talento e anzi adesso ha 15 anni di esperienza in più. Metti alla prova i tuoi stereotipi e guarda come giocano gli avversari… Se adottano delle size rivedibili ad esempio ti dirà molto più sulla loro abilità di come vestono.”