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I motivi per cui i tuoi bluff non funzionano, con Ian Simpson 888poker ambassador
Altra Masterclass coi professionisti e gli ambasciatori del team 888poker.
Il britannico Ian Simpson approfondisce le condizioni per vedere andare a segno una delle mosse che più adrenalina danno nel poker: i bluff.
“Capire quando un bluff può funzionare è una grande parte del poker e ti può aiutare anche quando sei tu a essere bluffato – dice l’ambassador di 888poker.
Agisci con un piano
“La cosa importante nei bluff è avere un piano e sapere a cosa stai puntando. Se punti con T9 su flop A62 devi avere un plan per le varie carte che possono arrivare al turn. Poniamo il caso che il turn sia un 7: punterai per cercare di prendere il pot nel tentativo di far foldare all’avversario K-carta-alta o una coppietta, o checkerai per cercare di realizzare la tua equity? La decisione è influenzata da diversi fattori, da quanto è aggressivo l’avversario quanto è vicina la zona premi del torneo. Ma se hai un piano ti puoi concentrare su altre cose. Per esempio se giochi dal vivo puoi prestare attenzione ai movimenti degli avversari per cercare di carpire qualche tell. Se giochi online invece ti puoi concentrare sugli altri tavoli.”
Sii consapevole delle carte che aiutano il tuo bluff
“Provare a bluffare quando arrivano delle carte che sono buone per il tuo range percepito e brutte per quello del tuo avversario. Prendiamo ad esempio una situazione in cui apre bottone e chiami da grande buio con T8. Al flop arriva 762, checki e chiami la sua cbet. Al turn scende un 4 che è una carta che hittta il range di big blind molto più di quello di bottone., visto che big blind potrebbe benissimo avere mani come 3-5 o 8-5 per la scala, cosa che invece bottone non può. In questa situazione big blind può leadare sia per un bluff che per una valuebet”.
Sii consapevole delle carte che danneggiano il tuo bluff
“Come da un lato è doveroso conoscere le carte buone per il tuo range e quindi le carte su cui puoi bluffare con più insistenza, bisogna anche sapere che carte possono danneggiare i tuoi tentativi di bluff.
Prendiamo ad esempio un board 762K, il turn è una carta davvero brutta per il nostro range da big blind perché se avessimo avuto un re avremmo foldato al flop.
Al contrario, se invece fossi tu l’aggressore preflop qui potresti avere molte mani con un K con cui hai cbettato al flop, come KJ-KT. Quindi se non hai hittato questo re dopo aver aggredito preflop, puntare per rappresentare che lo hai è una buona mossa.”
Bloccare il nuts
“Blocchi il nuts quando in mano hai una carta che rende impossibile all’avversario averlo. Bluffare contro il nuts non è divertente, quindi è molto importante blockerare il nuts se vuoi piazzare un bluff che vada a segno. Se su un board tipo A45JT hai K in mano, è una opportunità davvero buona di piazzare un bluff: dal momento che hai tu il re di quadri, il tuo avversario non può avere mani come KQ / KT. Inoltre avendo un re in mano riduciamo l’incidenza delle combinazioni di KQ che potrebbero avere scala. Per l’avversario è molto più difficile chiamare quando non può avere il nuts.”
Racconta una storia credibile
“Un bluff ha più possibilità di successo quando ha un senso logico. Non provare a cambiare la storia che hai iniziato a raccontare quando sei nel mezzo di una mano. Non puoi decidere di rappresentare qualcosa a mano in corso se in precedenza non hai mantenuto la linea che avresti mantenuto con le carte che vuoi rappresentare.
Se non giochi mai i tuoi punti nuts nel modo in cui giochi i tuoi bluff i tuoi avversari snaseranno che qualcosa non quadra. Anche se non bluffi mai nelle situazioni in cui non hai hittato il flop, raramente i tuoi avversari ti pagheranno i loro dividendi.”