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Il diario di Mustapha Kanit dai Mondiali di calcio in Qatar
Seguire le proprie passioni, sempre e comunque.
Dopo la trasferta a Cipro in cui ha collezionato due tavoli finali raggiungendo la top 80 della All Time Money List, Mustapha Kanit ha messo il poker in pausa.
Nel blog del team Winamax di cui è testimonial il nostro ‘Potta’ ha raccontato di essere andato a Dubai e poi da lì in Qatar per seguire i Mondiali di Calcio.
Non potendo tifare Italia, Kanit si è dedicato all’altra nazione del suo cuore, il Marocco. Ecco il suo racconto.
La trasferta a Cipro
Prima del Qatar, Musta parla della trasferta di Cipro:
“Sono arrivato nell’isola appena in tempo per iscrivermi al day 2 di uno dei migliori tornei del festival, il $5,300 High Roller. Sono riuscito a qualificarmi per il tavolo finale, peraltro da chipleader, ma una volta rimasti in tre giocatori purtroppo ho perso una mano cruciale: coppia di 10 per me contro la coppia di assi del mio avversario. Mano fatale per un guadagno di $ 83.400. Naturalmente, quando ci troviamo in queste situazioni vogliamo sempre andare fino in fondo. Ma qui non avevo altro da dire che “GG, ben fatto”. Ho anche giocato il $3,300 Main Event per un altro tavolo finale! Questa volta mi sono fermato al quinto posto per poco meno di $100.000. Un viaggio redditizio!”
Il mondiale
Musta racconta che al termine della trasferta si è lasciato coinvolgere dagli amici:
“Gli amici mi hanno convinto ad abbandonare le carte per un po’ e ad andare a Dubai. Un’ottima idea, ho molti amici che ci vivono ed è stato molto bello andare al caldo. Inoltre, con i Mondiali di calcio che si svolgono in contemporanea in Qatar, a un’ora di volo… Io sono italo-marocchino, i miei genitori sono marocchini ma io sono nato e cresciuto in Italia. Alla domanda “Ti senti più italiano o marocchino?”, rispondo sempre che sono legato allo stesso modo alle mie due nazionalità. È un’occasione per avere l’opportunità di capire fin da piccoli che, nel mondo, ci sono culture e modi di pensare diversi.”
Spagna-Marocco
Con la nazionale italiana fuori dai giochi, Musta ha così deciso di prendere armi e bagagli per seguire la squadra di calcio marocchina.
“Da Dubai ho comprato i biglietti per la partita degli ottavi di finale Spagna – Marocco. Ne valeva la pena ! Ho vissuto un’esperienza incredibile, piena di ricordi che non dimenticherò mai. Come nel poker, nel calcio puoi vincere o perdere ma ricordi tutto il contorno, e in Qatar è stato fantastico. La città è un mix di architettura ipermoderna e stile arabo tradizionale. C’erano persone da tutto il mondo. Si respirava un’energia tipica dei grandi eventi internazionali.”
Un giorno speciale
Per Musta è stata una giornata indimenticabile, non solo perché il Marocco ha scritto una pagina di storia del calcio africano.
“È stata una giornata speciale, ma puoi immaginare quanto stress durante la partita! Di solito ai Mondiali tifo sempre per l’Italia e conta solo la vittoria, qualsiasi altro risultato è considerato un fallimento. Con il Marocco le cose non potrebbero essere più diverse. Vincere contro la Spagna sembrava una missione impossibile, ma lottando dal primo minuto all’ultimo con un incrollabile spirito di sacrificio, il gruppo ha giocato ad armi pari. Il Marocco ha un modo diverso di interpretare il gioco e devo ammettere che mi ha impressionato. Ci credevo già prima dell’inizio della competizione, nonostante un girone durissimo (Belgio, Croazia e Canada), tanto che avevo scommesso sulla qualificazione del Marocco ai quarti di finale a quota 11!”
In conclusione del suo intervento Musta rivela di avere simpatie anche per la Francia e qual è il suo calciatore preferito:
“Ho sempre adorato la squadra francese, il mio giocatore preferito è sempre stato Zizou – sì, sì, anche dopo la finale contro l’Italia nel 2006! La Francia è un esempio di successo legato alla diversità culturale.”