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I software di supporto: perché “sì” o “no” e quando usarli
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I giocatori moderni, soprattutto quelli che smanettano tra le room di poker online, hanno diversificato e affinato le loro tattiche e le loro strategie con una frequenza che chiamare frenetica è addirittura un eufemismo.
Più il gioco del poker aggiunge anni di “anzianità” e più esso si trasforma abbattendo limiti di ragionamento e di dinamismo matematico e statistico che, con l’aumentare del numero dei tavoli che si aprono ad ogni sessione, diventa difficile prendere decisioni corrette nel breve e nel lungo periodo.
Adattarsi alla modernità
Il cervello umano si adatta ben volentieri alle sollecitudini a cui esso viene sottoposto dagli esseri umani, ma non per questo le sue capacità possono considerarsi inesauribili e illimitate.
Mano a mano che, nel nostro caso, un giocatore di poker si forma ai tavoli online e comincia a raggiungere risultati di un certo livello, necessita di aumentare il numero dei tavoli sui quali gioca, esattamente come abbiamo spiegato in questo articolo.
Ciò significa dover aumentare la velocità delle proprie decisioni, misurarsi con una quantità di avversari sempre maggiore e aumentare il grado di concentrazione rispetto al numero di tornei aperti sul proprio device, oppure a quello dei tavoli nelle sessioni di cash game.
Ma qual è il limite che il nostro cervello non riesce più a seguire?
Ovviamente a questa domanda non c’è una risposta oggettiva e univoca, d’altronde le nostre caratteristiche fisiche non possono essere identiche a quelle di ciascuno dei nostri avversari e, più in generale, degli altri esseri umani
I software di ausilio
Mano a mano che si diventa dei buoni giocatori online, quindi, diventa necessario aprire la porta a quei software di supporto che ci aiutano a prendere decisioni in game osservando quelle che sono le dinamiche e le frequenze dei nostri rivali.
Anche se questi strumenti non garantiscono al 100% di raggiungere i risultati che ci poniamo, va da sé che una mano di aiuto possano darla e, abbinata all’impegno e allo studio pre e post sessioni, possono regalarci quel qualcosa in più che magari, da soli, non saremmo riusciti a raggiungere.
Che siano essi venduti sotto forma di app, oppure raggiungibili attraverso un portale, abbinati alle statistiche dei vostri avversari che gioco forza non possono essere immagazzinati dal nostro cervello che computer non è, possono dare la spinta decisiva per fare quel salto di qualità che permetterebbe di arrivare a raggiungere i fini che ci siamo preposti.
Quando usarli
Ovviamente stiamo parlando di un target di pubblico e, soprattutto di giocatori, che hanno già deciso di interpretare la sfida con il poker ad un livello più alto di quello basico.
I giocatori occasionali che aprono la loro poker room preferita col loro computer o con il loro telefonino, non hanno nessun bisogno di ricorrere a tali software. Per farlo devono avere una certa esperienza con il loro utilizzo, esperienza che richiede tempo di apprendimento, familiarità coi comandi del software stesso e, ovviamente, una persona con la quale abbiamo una certa confidenza e/o una guida molto articolata che spieghi loro come settarlo.
Niente di particolarmente difficile, per carità, ma chi ha la testa verso attività lavorative altre, o passioni diverse dal poker e non può dedicare tanto tempo a dare del tu a questi software, difficilmente troverà la forza per farsi prendere la mano da essi.
D’altro canto sembrerebbe ormai un must per i giocatori che occasionali non sono e sperano di diventare i nuovi Phil Ivey.