Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Come cambiano equity e strategia nei 3-way pot
“Il triangolo non l’avevo considerato”. La canzone di Renato Zero torna comoda anche al tavolo verde perché di solito, quando pensiamo a equity e percentuali del poker, ci riferiamo sempre a situazioni heads-up.
Ad esempio sappiamo che JT è in coinflip contro una coppia più bassa, ma che possibilità ha di vincere quando le coppie basse sono due?
Alle situazioni di gioco 3-way (ovvero a tre giocatori) ha dedicato un intervento lo statunitense Ashley Adams, autore di “Winning Poker in 30 Minutes a Day” (ndr, l’adattamento italiano sarebbe “vincere a poker giocando 30 minuti al giorno”).
Oltre a delineare le equity delle tre combo coinvolte, Adams ha anche abbozzato delle linee di gioco possibili.
Primo 3-way pot
VS. VS.
Sul nostro calcolatore di odds vediamo che AKs vince il 39% delle volte, QJs il 32% delle volte (ovviamente l’equity sarebbe più bassa se il seme fosse lo stesso di AKs) mentre la coppia di due vince il 28% delle volte.
Strategicamente, questo spot prevede una aggressione da parte del giocatore con coppia di due, che vuole cercare di portare il piatto in heads-up per veder crescere le sue possibilità di vittoria della mano al 50% circa.
A seconda della posizione al tavolo, il giocatore con ‘le paperelle’ può puntare o raisare per estromettere il terzo incomodo.
Secondo 3-way pot
VS. VS.
Contro una delle due underpair la coppia di re giocherebbe all’80% circa. Contro entrambe i re vedono scendere la possibilità di vincere la mano al 66%.
La differenza giustifica una aggressione da parte del giocatore con questa combo per portare la mano in heads-up.
Non ha nessun interesse invece ad abbassare il numero dei partecipanti il giocatore con coppia di donne, che anche se di pochi decimi performa meglio in 3-way che non in heads-up. Ovviamente il discorso sarebbe diverso se l’heads-up fosse contro l’avversario con coppia di due e non quello coi re…
Terzo 3-way pot
VS. VS.
In questa mano la Kournikova suited ha il 38% di possibilità di vincere la mano andando a showdown, a fronte del 44,5% della coppia di donne e del 18% di quella di due.
Il giocatore più incentivato a restringere il numero dei contendenti è quello con AKs, che in heads-up si troverebbe fondamentalmente in coinflip. L’interesse è condiviso dal giocatore con coppia di due, ma solo se in heads-up si trovasse in coinflip contro l’avversario con AKs.
Il giocatore con coppia di donne invece non ha particolare interesse a che il pot diventi heads-up perché l’aumento delle possibilità di vittoria sarebbe molto contenuto.
Conclusioni
Ovviamente è impossibile sapere con precisione le carte degli avversari: più semplice è stimarne i range.
Ma con allenamento e dedizione è possibile capire quando conviene portare una mano all’heads-up e quando invece è meglio cercare di tenere dentro entrambi gli avversari. Ovviamente più si è a pagare più il piatto si ingrandisce.