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Wsope, Baldassari contro Ivey: “Nessuna paura”
LONDRA – Ce ne sono di posti brutti, al mondo. Ma quando sei seduto al tavolo da poker, di posto peggiore che trovarsi alla destra di Phil Ivey, non ce n’è. Almeno così immagini che sia.
Fabrizio Baldassari, però, non se ne preoccupa più di tanto. “Nessuna paura. Tanto ormai, per andare in fondo i giocatori da battere sono quelli” fa spallucce il pro’ di Italypoker.it durante la prima pausa di giornata del day4 del Main Event delle World Series of Poker Europe, in via di conclusione all’Empire di Londra con il nostro azzurro tra i grandi protagonisti assieme al già citato Ivey, a Roland De Wolf, Viktor Blom, Arnaud Mattern, Hoyt Corkins e chi più ne ha più ne metta.
“Con Ivey ho già giocato due volte on line” aggiunge “Superbaldas”, che da bravo “supereroe” fa intendere di non avere paura di nessuno. Poi un paio di ore ieri sera, alla fine del day 3, più i primi 90 minuti giocati oggi. Bilancio, “ce la siamo giocata”. “Poverello – continua Fabrizio, che al momento della chiacchierata ha 550.000 chip circa, perfettamente nella media dei 19 giocatori rimasti a contendersi una prima moneta e un braccialetto del valore di 830mila sterline – “Filippo” lo stanno “threebettando” tutti”, ma proprio tutti. Ora è sotto media”.
Anche tu lo stai controrilanciando, Fabrizio? “Sì, una volta, con coppia di sei, e ci stava. Quello che non ci stava è l’all in da matto che ho fatto poi con quel ragazzo in posto nove (Clint Coffee, ndr). Non c’avevo niente, se mi chiamava il quinto rilancio ai resti che gli ho sparato ero morto. Già lo so che alla fine da questo torneo uscirò in bluff, e che mi pioveranno montagne di critiche addosso. Però è così che sostanzialmente ho fatto le chip finora. Qui nessuno sbaglia più nulla, sono tutti fortissimi. E’ così, rischiando, che sto tirando avanti. Quindi è giusto che vada a finire così”.
Sempre che debba finire, caro “Superbaldas”. Noi speriamo di no, che non è ancora ora.
Dal nostro inviato a Londra, Rudy Gaddo