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Zlatin Penev: trionfo “bulgaro” all’IPO Sanremo
Alla fine ha vinto il più forte, o quantomeno il più meritevole per ciò che si è visto al tavolo finale. Zlatin Penev alza al cielo il trofeo dell’IPO Sanremo 2023 e incassa una prima moneta da sogno: 280.000€. L’italiano di origini bulgare ha avuto la meglio sul solito field infinito, da ben 3560 paganti. Lo ha fatto vincendo i colpi chiave, ma dando sempre l’impressione di avere la situazione sotto controllo.
IPO Sanremo: come è andato il final day
La giornata finale del più popolare format di tornei live in Italia, ospitato stavolta al Casinò di Sanremo, ripartiva con 24 giocatori rimasti e l’austriaco Andreas Frohli in testa e tanti protagonisti molto attesi, da Michel Uguccioni ad Alessandro Giordano, a Marco Cipriani e Alessandro Scermino, unico in grado di fare doppietta avendo già vinto IPO in passato, e proprio a Sanremo. E poi c’era Zlatin Penev, che conoscerete su PokerStars.it come “Bulgaro98“, anche perché di recente aveva già centrato un terzo posto allo SCOOP Main Event. Ma quel risultato era destinato a non rimanere il migliore dell’anno, per il romagnolo.
Deludono Giordano (19°), Saraniero (17°) e Scermino, 18° e che deve così dire addio ai sogni di doppietta. Penev invece è concentratissimo sull’obiettivo e riesce a far lievitare il proprio stack, dai 14 milioni iniziali fino ai 40 che ha davanti a sé quando si avvicina il tavolo finale.
Il final table lo vedrà infatti partire nettamente in testa, come si vede dal dettaglio:
- Zlatin Penev 41.975.000
- Pascal Dabrion 22.450.000
- Andreas Frohli 21.200.000
- Michele Rinaldi 14.250.000
- Domenico Cancro 14.200.000
- Vincenzo Ruggiero 10.300.000
- Gaetano Montagno 10.000.000
- Peter Bomba 7.825.000
Frohli tenta la fuga
Il primo a uscire è Vincenzo Ruggiero, che ci prova con draw di scala ma trova Andreas Frohli con draw di colore e l’austriaco lo chiude al turn, lasciando l’italiano drawing dead. Frohli si ripete volando in testa grazie all’eliminazione di Domenico Cancro. Il colpo è un coinflip preflop, ma il runout è spettacolare quanto beffardo per il povero azzurro, che trova un A e un K per i suoi AK, ma deve arrendersi al colore chiuso dal suo avversario grazie al J di picche in mano e 4 carte a picche sul board.
Se fosse una corsa ciclistica diremmo che Frohli tenta la fuga, perché l’austriaco elimina in coinflip anche il francese Dabrion. La fuga però viene bruscamente stoppata da Penev, e altrettanto succederà più avanti. L’italiano di origini bulgare si ritrova capitalizza un tentativo di bluff dell’austriaco con busted flush draw, tornando in testa a 57 milioni mentre Frohli scende a 36.
Derby austriaco, poi uno steal cambia tutto
Quindi Frohli si rifà eliminando il connazionale Peter Bomba e torna in testa a 67 milioni contro i 58 di Penev. A 17 c’è il siciliano Gaetano Montagno, che però non accetta il ruolo di terzo incomodo e si rifà sotto, vincendo un piatto consistente a ciascuno dei due rivali.
La calma e l’equilibrio regnano fin quando Zlatin Penev decide di limpare le sue Q Q da small blind, su bui 500.000/1.000.000 e con 28 milioni totali di stack. Sul big blind c’è Frohli netto chipleader, che spilla 7 8 e chiede il conteggio alla dealer, mettendolo poi ai resti. Penev non gli lascia finire la parola e si va allo showdown che vede l’italiano vincitore e nuovo chipleader a 60 milioni, con l’austriaco che scende sotto i 45 milioni. La mossa di Frohli appare goffa visto il risultato, ma era alla fine un tentativo di steal che però ha trovato l’avversario con top range.
Montagno si sposta: è heads up
Il dominio totale di Zlatin Penev si concretizza poco dopo, quando Gaetano Montagno trova a sua volta un timing errato per il suo bluff. Su board 6 9 3 7 5 il siciliano manda i resti con Q T, ma trova Zlatin con 3 7 per un colore infoldabile. Montagno esce così un po’ a sorpresa, vista la condotta che aveva tenuto fino a quel momento.
L’heads up parte pertanto così
- Zlatin Penev 110.000.000
- Andreas Frohli 32.000.000
Visto il livello di blinds, il match potrebbe protrarsi ancora per un bel po’, ma nei colpi precedenti l’italiano è entrato in testa all’austriaco, mandandolo un po’ in tilt. Così si giunge al colpo decisivo, che conferma quanto appena detto.
Frohli tilta, Penev vince
Su un piatto limpato, i due degustano il flop 8 3 7 e Frohli decide di fare check-raise a 5 milioni sulla bet 1,8 milioni dell’italiano. Penev chiama e si va al turn, che è un T e funge da “trampolino”: Frohli fa check, Penev punta 4,5 milioni e Frohli le mette tutte per circa 20 milioni totali. Zlatin Penev non può che chiamare con la sua scala second nuts 9 6, scoprendo di avere già vinto: Andreas Frohli ha infatti Q 8 ed è drawing dead.
Il torneo si chiude quindi così, con il meritatissimo trionfo di Zlatin Penev che centra il risultato più importante in carriera, sia economicamente che come prestigio. Questo il dettaglio del tavolo finale:
1° Zlatin Penev 280.000€
2° Andreas Frohli 170.000€
3° Gaetano Montagno 110.000€
4° Peter Bomba 80.000€
5° Michele Rinaldi 60.000€
6° Pascal Dabrion 42.000€
7° Domenico Cancro 28.000€
8° Vincenzo Ruggiero 20.000€