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Poker ABC: le funzioni dello straddle in una partita di cash game
Per il nostro articolo di strategia del giovedì, oggi parliamo di cash game e di una particolare dinamica che serve ad aumentare l’action ai tavoli aperti, qualsiasi buio si stia giocando.
Ci riferiamo allo straddle, che altro non è se non una tassa ulteriore che viene pagata dai giocatori che agiscono da early position, oltre allo small blind e al big blind, che rimangono, ovviamente, obbligatori.
Le caratteristiche dello straddle
Generalmente lo straddle non è obbligatorio e viene spesso utilizzato solo quando i giocatori decidono di comune accordo di utilizzarlo, anche se non tutti sono obbligati a inserirlo in una partita di cash game.
Questo meccanismo permette a chi gioca dalla postazione Under The Gun e successive, di agire per ultimo, anche dopo che small e big hanno effettuato le loro scelte; solitamente è caratterizzato da una size che è quella del doppio del Grande Buio e la sua missione è quella di aumentare l’entità del pot, visto che l’eventuale primo rilancio degli altri giocatori, non sarà più commisurato al Grande Buio, ma proprio in virtù dell’entità dello straddle stesso.
Ciò significa piatti molto più corposi e una action che non si limita alla litania normale del raise standard che si gioca durante le sessioni di cash game in partite in cui esso non è annoverato.
Trattasi inoltre di una scommessa al buio e per questo motivo non è molto profittevole se al tavolo ci sono giocatori che decidono di non utilizzarlo, visto che, per la sua natura, è una scommessa che serve a parlare per ultimi, e questo è un vantaggio, ma essendo una bet “al buio”, il vantaggio diventa tale se abbiamo edge, siamo cioè più bravi, degli altri giocatori che decidono di usarlo.
In quali partite si gioca
Se siete giocatori di partite LIMIT, lo straddle non ha alcuna valenza, per cui lo troverete esclusivamente nelle partite No Limit, o Pot Limit, sia Hold’Em che Omaha.
È una scommessa che viene effettuata dal primo giocatore che agisce dopo il Grande Buio e viene resa effettiva solo quando il giocatore che è intenzionato a utilizzarla ne manifesta l’intenzione PRIMA che il dealer distribuisca le carte, condizione questa che non ammette deroghe, per il fatto che sarebbe nulla dopo che il giocatore in questione vede le carte in suo possesso, per ovvie ragioni.
Per fare il classico esempio di straddle, ci rifacciamo ad una partita di cash game €1/€2, nella quale, in assenza di straddle, il minimo rilancio sarebbe di €4. Lo stesso importo, quindi, sarà il limite fisso per la size dello straddle stesso, al quale, però, dovrà corrispondere un eventuale rilancio pari ad almeno €8.
Una volta inserito lo straddle, il giocatore diventerà una sorta di “Terzo Buio”, o, se preferite, un secondo Grande Buio e avrà gli stessi diritti dei giocatori che agirebbero come un Big Blind normale, per cui potrà checkare se non ci sono stati rilanci, oppure, in caso di rilancio precedente, chiamare, foldare o a sua volta re-raisare.
Le tipologie di Straddle
Quello da UTG è solitamente lo straddle più utilizzato, ma non è l’unico ad avere tale caratteristica.
Esiste infatti anche il Mississippi Straddle che è molto meno utilizzato e che, erroneamente, viene spesso scambiato per lo straddle da bottone, il Button Straddle. In realtà, infatti, esso può essere fatto da qualsiasi giocatore impegnato nella partita e da qualsiasi posizione. Anche in questo caso, il giocatore che effettuerà la scommessa al buio, sarà colui il quale parlerà per ultimo.
Alcune case da poker utilizzano anche l’“Uncapped Straddle“, che altro non è se non uno straddle che non segue la regola del doppio del big blind, ma può avere una size superiore a seconda della scelta di chi decide di usarla.